Pizzo (Uil Scuola): “Incarichi sostituzione DSGA assegnati dal DS senza possibilità di rinuncia, uno dei motivi per cui non abbiamo firmato il CCNL”

“È l’ARAN a precisare che, alla luce del nuovo Contratto, il dirigente scolastico, anche in presenza di assistenti amministrativi titolari di posizione economica, può assegnare l’incarico di sostituzione del DSGA ad altro personale senza possibilità di un rifiuto. Come UIL Scuola – ricorda il Segretario nazionale Paolo Pizzo – fin dall’ipotesi del nuovo CCNL del luglio 2023, diventata definitiva il 18 gennaio 2024, abbiamo rimarcato il notevole peggioramento, rispetto al precedente CCNL, dell’assegnazione degli incarichi di sostituzione del DSGA, i quali ora sono assegnati direttamente dal dirigente scolastico, previo il solo confronto con le organizzazioni sindacali, e con la possibilità dello stesso di ignorare la presenza di personale qualificato in possesso di seconda posizione economica”.
Il riferimento del segretario nazionale Uil Scuola è al recente orientamento pubblicato dall’Aran in cui si precisa che “la scelta in merito all’assistente a cui conferire l’incarico di sostituzione del DSGA dovrebbe naturalmente ricadere in primis sul titolare della seconda posizione economica, a seguire sul titolare della prima posizione economica e, infine, sull’assistente che non gode di alcuna posizione economica. L’ordine di scelta appena indicato, in ogni caso, non rappresenta un obbligo per il DS, il quale potrebbe ritenere che seppure siano presenti assistenti amministrativi in possesso di due o una posizione economica, vi siano in servizio altri assistenti amministrativi in possesso di maggiori capacità e competenze necessarie per la sostituzione del DSGA“.
L’Agenzia ricorda infine che il conferimento di incarico non è soggetto a rinuncia da parte del soggetto individuato.
“Nel processo di assegnazione degli incarichi – sottolinea Pizzo – si attribuisce così piena discrezionalità all’amministrazione risultando irrilevante, sia la disponibilità del personale all’accettazione dell’incarico conferito, sia la possibilità di poterlo rifiutare.
Tale questione è uno dei motivi che non ci ha permesso di sottoscrivere un accordo che peggiora le condizioni del personale della scuola indebolendo le relazioni sindacali, la scuola dell’autonomia e la comunità educante“, conclude.