Più risorse a studenti, grazie a dematerializzazione

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red – "Credo che – ha detto il ministro durante un convegno a Firenze – questo Paese debba cominciare a ragionare in modo diverso. Deve sedersi e ridisegnare il modo di gestire la cosa pubblica, utilizzando di più un modello di gestione diverso, dematerializzando e semplificando tutti i processi, utilizzando le tecnologie. Da lì si possono ottenere più risorse da investire sugli studenti: la centralità delle nostre scuole deve essere degli studenti".

red – "Credo che – ha detto il ministro durante un convegno a Firenze – questo Paese debba cominciare a ragionare in modo diverso. Deve sedersi e ridisegnare il modo di gestire la cosa pubblica, utilizzando di più un modello di gestione diverso, dematerializzando e semplificando tutti i processi, utilizzando le tecnologie. Da lì si possono ottenere più risorse da investire sugli studenti: la centralità delle nostre scuole deve essere degli studenti".

"Abbiamo fatto un grande patto con le Regioni, per la prima volta sul diritto allo studio abbiamo messo i tre attori allo stesso tavolo, le Regioni, il Ministero e gli studenti. L’accordo è un accordo politico interessante, le Regioni compartecipano a questa operazione per il 40% di quanto viene investito dal Ministero. L’operazione ha un obiettivo: quello di creare le condizioni perchè a tutti gli studenti che hanno le condizioni dal punto di vista del reddito del merito si possa dare l’opportunità di studiare".

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