“Più risorse alla scuola, il sindacato metterà le idee”: Anief invita il Governo a investire nel settore della Conoscenza per adeguare gli stipendi e combattere il burnout crescente

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“La cultura ambientale, digitale ed elettronica parte sempre dalla scuola, che purtroppo vive un momento di crisi. Ancora di più negli ultimi anni con la guerra che ha cambia la vita di tutti, con l’inflazione cresciuta costantemente. Ma gli stipendi sono quasi sempre gli stessi: dobbiamo tutelare i compensi del personale”.

L’appello è di Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: il sindacalista lo ha formulato oggi, a Terrasini (in provincia di Palermo), durante la giornata di avvio del quarto Congresso nazionale Anief, iniziata con il convegno “Syncresis: le risposte del personale e dei servizi pubblici alle crisi multiple”,

Secondo il sindacalista il potere di acquisto dei lavoratori e delle famiglie va difeso. E anche la salute dei dipendenti della scuola. “Nell’ultima riunione col ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara – ha ricordato Pacifico – ho ricordato quanto sia importante attenzionare la questione del burnout. In Italia, invece, le istituzioni sembrano avere paura nel riconoscere questo problema”. Forse anche per motivi economici. “Ma siccome esiste un’Europa dei diritti che non deve avere colori politici bisogna capire che è necessario ripartire dalla scuola”.

Durante la prima giornata di lavori congressuali ha preso la parola anche Giovanni Portuesi, segretario generale Anief: “La scuola – ha detto – è centrale e l’istruzione necessita di risorse. Bisogna fare un appello a chi sta al potere: mettere i soldi, noi metteremo le idee. Pensiamo alle indennità burnout e all’indennità di sede. Il tema della scuola è il tema centrale del dibattito odierno: consegniamo queste tematiche al governo”, ha concluso Portuesi.

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