Più fondi per istruzione, stabilizzare i precari, rivedere il dimensionamento: le proposte alternative del M5S al Documento di finanza pubblica

Chiedono interventi strutturali per rilanciare il sistema scolastico italiano e criticano l’approccio dell’attuale governo al Documento di finanza pubblica (Dfp). Queste, in breve, le posizioni del M5S contenute in un parere alternativo al Dfp depositato in Commissione Cultura.
Le priorità indicate nella proposta alternativa
Nel parere depositato, i parlamentari M5S chiedono:
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un aumento progressivo dei fondi pubblici per l’istruzione fino al 5% del PIL, in linea con la media OCSE;
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l’interruzione delle politiche di riduzione del personale scolastico, puntando su aumenti salariali e stabilizzazione dei precari;
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una dote educativa universale per tutti gli studenti, come misura concreta contro la povertà educativa;
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una revisione del dimensionamento scolastico e del sovraffollamento delle classi, a favore di un ambiente didattico più inclusivo;
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sostegno diretto alle famiglie colpite dall’inflazione per l’acquisto di libri e materiali scolastici.
Le critiche al governo Meloni
Secondo i 5 Stelle, il governo ha adottato finora una linea “miope e frammentaria”, fatta di tagli e promesse mancate, incapace di fornire una visione coerente e duratura per la scuola pubblica italiana. Per questo, il movimento rilancia la necessità di una netta inversione di tendenza nelle politiche educative. “La nostra posizione è chiara: stop ai tagli, si torni a investire nella scuola pubblica”, si legge nella nota rilasciata dagli esponenti del M5S.