Più chiarezza sulla terminologia BES. Lettera
Inviata da Francese Iva – Non è possibile che nel 2023 la terminologia specifica del “settore”, non sia chiara all’interno dei consigli di classe. Facciamo chiarezza in breve.
BES significa Bisogni Educativi Speciali, in questa categoria sono compresi i DA, i DSA, ma anche i DES (disturbi evolutivi specifici, come ADHD) ma finanche gli APC ( alunni con Alto potenziale cognitivo, i cosiddetti plus dotati) e per finire tutti i soggetti in situazioni di oggettivo svantaggio ecc ecc ,oppure stranieri a recente flusso migratorio e chi più ne ha più ne metta, senza certificazione, ma per i quali i Cdc, ravvisandone i diversi Bisogni Educativi, potrebbero fare un PDP.
Veniamo però alle due grandi sottocategorie che creano tanta confusione. DA e DSA.
Per i DA, diversamente abili con certificazione legge 104, si redige un PEI, Piano Educativo Individualizzato, che può essere per obiettivi minimi o per obiettivi differenziati; con i primi all’Esame di Stato si ottiene il Diploma normalmente, con i secondi solo Attestato.
I DSA invece, sono alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento, (dislessia , discalculia) che vengono certificati grazie alla legge 170 del 2010. Per questi alunni viene redatto un PDP, piano didattico personalizzato, che non può prevedere assolutamente obiettivi minimi ma solo misure dispensative e compensative, secondo i loro bisogni, stili cognitivi e tempi di apprendimento.