“Più attività interdisciplinari e laboratori”. Il Ministro Bianchi immagina il futuro della scuola post covid
Il Ministro Bianchi vuole guardare al futuro e immagina una scuola diversa, lontana dal modello novecentesco, fatta di attività interdisciplinari e più laboratori. E’ il pensiero che ha espresso nel corso del suo intervento a UnoMattina.
“La scuola che verrà deve essere più giusta, la scuola che abbiamo alle spalle non era giusta, abbiamo un tasso troppo alto di abbandono scolastico, il più alto d’Europa. In alcune regioni del nord siamo al livello europeo, ma in alcune regioni del sud 1 ragazzo su 3 si disperde“. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi intervenuto stamane a Unomattina su Rai 1.
Secondo Bianchi, “serve una scuola più eguale, garantire strutture, insegnanti e capacità su tutto il territorio per garantire una scuola per tutti. La scuola al centro diventa un acceleratore della crescita”.
Per il Ministro, infatti, “dobbiamo avere una scuola che esce dalle trappole del Novecento: ora c’è l’ora di matematica, di italiano, ginnastica: servono attività di tipo interdisciplinare e molti più laboratori e attività di condivisione. Dobbiamo immaginare una uscita dalla crisi con uno sguardo in avanti per comprendere la complessità del mondo”.
Inoltre, “dobbiamo pensare al calendario per dare idea di una scuola capace di garantire la continuità, facendo un ponte verso l’anno prossimo – ha concluso Bianchi -. La scuola deve essere al centro, fin da subito bisogna mettere più risorse per gli insegnanti, per le strutture, per la didattica: se non ci sono più risorse il paese non cresce e la sua crescita riguarda tutti, il paese cresce se cresce la scuola: io ci sono“.
Maturità 2021, Bianchi: “Non sarà esame all’acqua di rose né di emergenza. Sarà vero e pieno”