Pittoni (Lega): il merito degli insegnanti con tre anni di servizio è stato dimostrato e riconosciuto sul campo

“Nelle graduatorie del maxi piano di stabilizzazione da noi proposto per avere a settembre tutti gli insegnanti al loro posto (diritto degli studenti questo sì legato alla qualità), si entra per MERITO.
Tutti hanno conseguito la vecchia e validissima laurea quadriennale (o un titolo di studio equivalente) oppure una laurea quinquennale a ciclo unico o, ancora, la nuova triennale seguita dalla magistrale, raccogliendo complessivamente 300 crediti formativi universitari oltre a presentare e discutere (nel caso del cosiddetto 3+2) due tesi di laurea.
Occorrono inoltre tre anni di servizio nella scuola statale e quindi il MERITO, che giustamente si richiede per l’accesso al pubblico impiego, è stato già dimostrato e riconosciuto sul campo: tali docenti sono stati infatti per almeno tre anni educatori e formatori dei nostri ragazzi, li hanno valutati determinandone spesso l’avvenire scolastico, li hanno vagliati agli esami di Stato e, se talvolta magari non sono stati all’altezza del compito, sono stati sanzionati al pari dei colleghi di ruolo.
Molti di loro sono abilitati, il che significa che dopo il percorso formativo accademico, è stata valutata anche la loro formazione professionale teorica.
E chi non è abilitato, sovente è vittima di un sistema che, nei dodici anni dalla chiusura delle SSIS, ha attivato solo due percorsi ordinari finalizzati al conseguimento dell’abilitazione: ogni corso ha accolto circa 13.000 partecipanti.
Per quanto riguarda la scuola secondaria, se si considera che vanno in pensione non meno di 12.000 docenti l’anno, ci sono dunque 10 annualità di turnover dimenticate dai corsi ordinari”.
Lo dichiara il senatore Mario Pittoni, presidente della commissione Cultura a palazzo Madama e responsabile Istruzione della Lega.