Piergiorgio Odifreddi: “Licei e istituti tecnici? Un retaggio fascista che divide ricchi e poveri. In America si sceglie, in Italia si subisce un sistema”

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Il matematico e divulgatore Piergiorgio Odifreddi torna a far parlare di sé con una riflessione sul sistema scolastico italiano, definito un retaggio del fascismo.

Secondo Odifreddi, in un video attualmente virale su X, la struttura attuale, con la sua rigida divisione tra licei e istituti tecnici, non farebbe altro che perpetuare una discriminazione sociale voluta dal regime. “Se andate in America”, osserva Odifreddi, “trovate un unico modello di scuola superiore, la high school, dove gli studenti, pur con alcuni obblighi, possono scegliere il proprio percorso di studi. Da noi, invece, persiste un sistema che separa i “figli di papà” destinati al comando, dai “figli dei poveri” destinati al lavoro manuale”.

La riforma Gentile e il beneplacito di Mussolini

Odifreddi individua nella riforma Gentile del 1923 l’origine di questa impostazione. La riforma, voluta dal filosofo Giovanni Gentile, avrebbe creato un sistema scolastico a doppio binario, con i licei pensati per formare la classe dirigente e gli istituti tecnici destinati a preparare la forza lavoro. Un sistema che, a detta di Odifreddi, piacque molto a Benito Mussolini, il quale lo definì “la più fascista di tutte le riforme”. “Molti non lo sanno, soprattutto chi frequenta il liceo”, sottolinea il matematico

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