Piemonte verso la chiusura di tutte le scuole dall’8 marzo? Cirio: si valuta Comune per Comune
A partire da lunedì in Piemonte l’attività didattica di seconde e terze medie e delle scuole superiori si svolgerà in dad al 100%, per 15 giorni. Per la chiusura di tutte le scuole sarà decisivo il prossimo fine settimana.
“Temo che andremo a chiusura di tutte le scuole anche in Piemonte“, ha affermato ieri Fabrizio Manca, direttore dell’Usr per il Piemonte.
Dall’8 marzo, dopo l’entrata in vigore dell’ultimo Dpcm, tutte le scuole a partire dai nidi potrebbero dunque chiudere e fino alle superiori si potrebbero dover tenere solo lezioni a distanza.
AGGIORNAMENTO ore 19.25
A partire da lunedì in Piemonte l’attività didattica di seconde e terze medie e delle scuole superiori si svolgerà in dad al 100%, per 15 giorni.
Lo comunica il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che, insieme all’assessore
all’Istruzione, Elena Chiorino, in queste ore ha incontrato gli epidemiologi dell’Unità di crisi e i rappresentanti degli enti locali e del mondo scolastico.
Venerdì, inoltre, fanno sapere ancora Cirio e Chiorino, alla luce dei dati degli oltre 30 distretti sanitari del Piemonte, si procederà con misure più restrittive estendendo la didattica a distanza anche per gli ordini e gradi scolastici inferiori nelle aree dove l’incidenza dei contagi supera la soglia di allerta (250 casi ogni 100 mila abitanti, ndr) o sono presenti gli altri parametri in attuazione del nuovo Dpcm (presenza certificata di casi da variante con azioni restrittive già attuate e incremento improvviso di contagi nell’ultima settimana).
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Altre zone rosse
Dalle ore 19 del 3 marzo a tutto il 12 marzo un’ordinanza del presidente Alberto Cirio decreta che sono in zona rossa anche 14 Comuni collegati al focolaio di Cavour: si tratta di Barge, Bagnolo Piemonte, Crissolo, Envie, Paesana, Gambasca, Revello, Martiniana Po, Oncino, Ostana, Rifreddo, Sanfront in Valle Po (Cuneo) e Bricherasio e Scalenghe (Torino).
In questi Comuni è sospesa l’attività didattica nelle scuole di ogni ordine e grado ed è disposta la didattica a distanza per gli studenti che vivono nell’area ma frequentano le lezioni in altri centri non inseriti in zona rossa. Previsto anche il potenziamento del tracciamento attraverso i tamponi e la messa in priorità per la vaccinazione degli anziani over80 domiciliati in zona rossa.
Cirio: si valuta Comune per Comune
“Ho commissionato ieri notte uno studio che mi sarà presentato fra poco dal nostro dipartimento dell’Unità di crisi e che, Comune per Comune, verifica l’eventuale esistenza di uno dei tre presupposti indicati dal Cts. Se ce ne sarà uno dei tre in automatico le scuole chiuderanno sulla base di quello che ha deciso ieri il Governo“. A dirlo il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
“Per la prima volta il Cts ha detto al di sopra di quale valore le scuole diventano pericolose – osserva -. Oggi è la giornata in cui si fanno le valutazioni tecniche per ogni comune per verificare se sussiste uno dei tre casi“. Cirio approva la nuova modalità indicata dal Governo “perché è su basi scientifiche – dice – e perché è innanzitutto preventiva. Mi piace poi – aggiunge – nel coinvolgimento delle Regioni. Non siamo solo più un organismo che viene sentito, ma la Conferenza delle Regioni è un organismo che viene anche ascoltato, cioè che può fare le proprie istanze e segnalazioni. Si lavora insieme – conclude -, si deve lavorare insieme perché abbiamo imparato in questo anno che questo non è né il momento delle polemiche né dei distinguo, ma di lavorare uniti e andare avanti“.