Regioni in zona rossa, scuole di ogni ordine e grado in Dad. Indicazioni Usr
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Dal 15 marzo Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento passano in area rossa e si aggiungono a Campania e Molise. Alcuni Uffici scolastici regionali hanno diffuso le note con le indicazioni per le scuole.
Il Dpcm del 2 marzo per le zone rosse prevede:
- L’art. 43, comma 1, che prevede la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e lo svolgimento delle attività didattiche esclusivamente a distanza per le scuole di ogni ordine e grado, ferma restando la possibilità di tenere in presenza le attività che richiedono l’uso dei laboratori e quelle finalizzate a garantire l’inclusione degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
In merito a tale previsione si richiama l’attenzione sulla nota n. 662 del 12 marzo 2021 con la quale la Direzione generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico ha fornito linee di indirizzo interpretativo e applicativo, nel rispetto dell’autonomia didattica e organizzativa. - L’art. 40, comma 2, che consente gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui è ammessa.
- L’art. 21, comma 5, che prevede lo svolgimento delle riunioni degli organi collegiali solo a distanza, come del resto è stabilito per le riunioni di qualsiasi genere nell’ambito delle pubbliche amministrazioni dall’art. 13, comma 3.
- L’art. 22, comma 1, che sospende i viaggi di istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate. Per quanto attiene ai percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PTCO) è preferibile privilegiare temporaneamente le attività che non comportano uscite esterne.
- L’art. 25, comma 1, che consente lo svolgimento di corsi di formazione solo con modalità a distanza.
- L’art.48, comma 1, il quale stabilisce che i datori di lavoro pubblici limitano la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività indifferibili e che richiedono la presenza in ragione della gestione dell’emergenza. Il personale non in presenza presta la propria attività in modalità agile.