Piantedosi: “Nessuna sperimentazione per il voto fuorisede ai referendum”. Per le Europee 2024 su 600mila aventi diritto solo 17mila hanno votato nelle sezioni speciali

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Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, intervenendo al question time alla Camera, ha escluso la possibilità di sperimentare il voto fuorisede per i prossimi referendum di primavera.

Piantedosi ha giustificato la decisione richiamando gli scarsi risultati della sperimentazione effettuata per le elezioni europee del giugno 2024, rivolta agli studenti universitari fuori sede. A fronte di circa 600.000 potenziali aventi diritto, solo 17.651 studenti hanno effettivamente votato nelle sezioni speciali istituite nei capoluoghi di Regione.

Il nodo della copertura legislativa

Il Ministro ha sottolineato, inoltre, l’assenza di una copertura legislativa per il voto fuorisede. Sebbene una proposta di legge in materia sia stata approvata in prima lettura alla Camera nel luglio 2023, il testo è attualmente in attesa di discussione al Senato. La situazione di stallo normativo, secondo Piantedosi, “impedisce di replicare la sperimentazione per i prossimi referendum”.

Referendum in primavera: cinque quesiti al voto

I referendum, che vertono su cinque quesiti riguardanti cittadinanza e lavoro, si svolgeranno in una data ancora da definire tra il 15 aprile e il 15 giugno. L’assenza del voto fuorisede potrebbe influire sulla partecipazione al voto, soprattutto per le categorie di cittadini con difficoltà a raggiungere il proprio Comune di residenza.

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