Piano scuola d’estate, da 30 a 100 euro: ecco i compensi lordi (possibili) per il personale scolastico

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Un Piano per l’estate da 510 milioni di euro per consentire a studentesse e studenti di recuperare socialità e rafforzare gli apprendimenti, usufruendo di laboratori per il potenziamento delle competenze (ad esempio Italiano, Matematica, Lingue), di attività educative incentrate su musica, arte, sport, digitale, percorsi sulla legalità e sulla sostenibilità, sulla tutela ambientale

Le scuole aperte a partire dalla fine delle lezioni, a giugno, sembrano non riscontrare il favore degli studenti ma neppure dei docenti e dei genitori.

Il sondaggio realizzato da Orizzonte Scuola, che in meno di 24 ore ha visto la partecipazione di oltre 5 mila persone, rivela che gli utenti che non intendono partecipare alle attività d’estate sono 3725, più del 71% degli intervenuti totali. Chi invece pensa di partecipare alle attività estive previste dal piano del Ministero è stato il 18% del totale.

Incarichi per progetti PON e POF al personale docente, ATA e agli esperti esterni ai sensi del D.I. 129/2018: in allegato il Regolamento

La partecipazione ai progetti, lo ricordiamo, è volontaria, ma è retribuita.

La deputata di Forza Italia, Valentina Aprea, durante la trasmissione “Orizzonte Scuola Talk”, ha ribadito quanto già noto: “I docenti, la cui partecipazione sarà volontaria, non lavoreranno gratuitamente, non chiediamo un lavoro da crocerossina. Se consideriamo anche i piani Pon, si può arrivare a 70-100 euro all’ora”.

I Pon, per chi non lo sapesse, sono i progetti realizzati con i Fondi Strutturali Europei, per rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale al fine di ridurre il divario fra le regioni più avanzate e quelle in ritardo di sviluppo. Rappresentano lo strumento con il quale si offre alle scuole l’opportunità di accedere a risorse comunitarie aggiuntive rispetto a quelle ordinariamente a disposizione.

Per i progetti Pon, infatti, la misura del compenso è stabilita per i docenti in 70 euro lordi l’ora e sarà commisurata all’attività effettivamente svolta. La misura per il tutor, invece, può arrivare fino a 30 euro lordi l’ora. Compensi previsti anche per i dirigenti scolastici e il personale tecnico amministrativo eventualmente coinvolto.

Fonte Cisl Scuola

Per calcolare il compenso netto per un docente interno bisognerà togliere Irap e Inpdap per il lordo dipendente. Da quello si tolgono le ritenute e si arriva al netto che è circa la metà (cifra netta poco al di sotto dei 35 euro).

Ecco il calcolo

Il lordo dipendente o “scorporo” si ottiene: importo lordo stato x 100/132,70 = lordo dipendente. Da questo importo si calcoli 8,80 di INPDAP; 0,35 CREDITO DIPENDENTE. Dall’importo si detrae IRPEF (23,27 o 38% a seconda della fascia) e si avranno gli emolumenti netti.

Identico passaggio dovrà essere fatto per il tutor per una cifra poco al di sotto dei 15 euro netti.

Per le altre attività che non sono progetti PON, dunque per le prestazioni aggiuntive o funzionali, ma anche per altre attività realizzate con i fondi del Ministero, si fa riferimento alla tabella 5 del CCNL del 2007  (cifre anche in questo caso al lordo).

Piano estivo, Aprea (Forza Italia): “I docenti non lavoreranno gratis, potranno avere da 70 a 100 euro all’ora. Non chiediamo lavoro da crocerossina” [VIDEO INTERVISTA]

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