Piano recupero apprendimenti e socializzazione. Lettera

Inviata da Prof.ssa Maria Abbagnale – Gentile redazione di orizzonte scuola, sono una docente di scuola secondaria di primo grado e anche nel mio istituto si sta per portare al collegio docenti le proposte da realizzare e approvare nel cosiddetto “ piano recupero, potenziamento degli apprendimenti e della socializzazione “.
Premetto che non sono contro nessun tipo di iniziativa che possa contribuire alla formazione e all’ampliamento delle possibilità rivolte agli alunni, ma purtroppo, ancora una volta questo piano mi da la sensazione dell’ ennesima frettolosa iniziativa messa lì per far dimenticare le effettive mancanze di questo governo e di tutti quelli precedenti.
L’avvicendarsi di vari ministri nel mondo della scuola è pratica assai nota. Si sostituisce il precedente ministro ( con “ forse” una sua ottica e un progetto) per far largo al successivo ( con “ forse “ una diversa ottica e un progetto) e difatti si contribuisce a rimanere nell’eterno pantano. Ma torniamo al nostro piano di “ recupero” e “ resilienza” ( parola ultimamente molto abusata)! La pandemia ha messo a nudo le carenze secolari della nostra struttura educativa in tutte le sue caratteristiche: edifici vetusti ( molti mancanti anche delle necessarie autorizzazioni di agibilità), classi numerose, mancanza di spazi (laboratori, palestre, spazi dedicati all’inclusione dei diversamente abili etc.) Per non parlare di tutto quello che gira intorno alla scuola come per esempio i trasporti!
Ebbene sono gli stessi problemi dell’inizio pandemia e temo che resteranno tali anche a Settembre prossimo… con la differenza che da giugno a settembre le scuole e i docenti sono chiamati a organizzare attività didattiche, recupero, potenziamento e rivolte alla socializzazione . Allora mi chiedo siamo sicuri che ciò non nasconda una parvenza di attivismo della politica che invece mira a nascondere le sempiterne inefficienze ? E mi chiedo noi docenti, a prescindere dalla volontarietà dell’adesione, siamo chiamati ancora a contribuire all’ ulteriore pezza a colori che possa riportare la scuola al suo ruolo?