Piano Estate, Valditara: “Quasi 4500 scuole hanno aderito, numeri in crescita rispetto agli anni precedenti”

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Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha annunciato con entusiasmo il successo del “Piano Estate” messo in atto dal suo dicastero.

Secondo i dati forniti dal ministro, l’adesione a questa importante iniziativa è stata “molto alta” rispetto agli anni precedenti, con ben 4.400 scuole su un totale di 7.500 che hanno aderito.

“L’adesione è veramente esplosa”, ha dichiarato Valditara, a margine di una visita all’Istituto Comprensivo ‘Luigi Cadorna’ di Milano. Il ministro ha spiegato che i numeri sono destinati ad aumentare ulteriormente nei prossimi giorni, a dimostrazione del grande interesse suscitato dal Piano Estate tra le famiglie.

L’iniziativa, lanciata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, si pone l’obiettivo di offrire un supporto concreto alle famiglie in difficoltà, garantendo attività ludiche, ricreative e di recupero didattico per gli studenti durante il periodo estivo. Da una parte, il Ministero organizza direttamente corsi e momenti di intrattenimento, mentre dall’altra incoraggia le scuole a integrare questa offerta con proprie iniziative a costi molto contenuti per le famiglie.

“È un aiuto alle famiglie in difficoltà che è stato particolarmente apprezzato in entrambe le forme”, ha sottolineato Valditara, evidenziando come questa duplice modalità di intervento abbia permesso di raggiungere un numero record di adesioni, fornendo un importante punto di riferimento per i genitori durante l’estate.

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Cosa prevede il piano

I 400 milioni, che fanno capo al Programma nazionale “Scuola e competenze 2021-2027”, permetteranno di sostenere progetti che prevedono attività ricreative, sportive, musicali, teatrali, a tema ambientale ma anche di potenziamento disciplinare e, più in generale, tutte quelle iniziative che favoriscono l’aggregazione, l’inclusione e la socialità.

Da sottolineare che gli insegnanti che decideranno di aderire su base volontaria ai progetti potranno essere remunerati nei limiti delle risorse disponibili per i moduli didattici attivati.

La nota ministeriale, inviata contestualmente al decreto, precisa inoltre che, nell’ambito dell’autonomia organizzativa di cui dispongono, le istituzioni scolastiche potranno ulteriormente arricchire l’offerta del Piano Estate, singolarmente o in rete tra loro, grazie alle alleanze tra la scuola e il territorio, gli enti locali, le comunità locali, le Università, le associazioni sportive, le organizzazioni di volontariato e del terzo settore, nonché attraverso il coinvolgimento attivo delle famiglie e delle loro associazioni.

I progetti strutturati sulla base di accordi e convenzioni, nel rispetto delle competenze di ciascun attore, in particolare per quanto concerne le prerogative degli enti locali proprietari degli edifici scolastici, potranno prevedere che siano le stesse scuole a gestire le attività oppure che siano gli enti locali o altri soggetti del territorio a organizzarle e gestirle all’interno degli edifici scolastici, in alcuni casi anche con un contributo delle famiglie.

C’è di più: il Ministero ricorda che le scuole potranno, in aggiunta ai 400 milioni stanziati, utilizzare ulteriori fondi per i progetti estivi, attingendo ai 750 milioni PNRR del contrasto alla dispersione scolastica e al superamento dei divari territoriali e ai 600 milioni PNRR per azioni di potenziamento delle competenze STEM.

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