Piano Estate 2021, indicazioni operative sull’utilizzo delle risorse. NOTA MI [PDF]

Il Ministero dell’Istruzione, con la nota n.1653 del 14 maggio, a firma del dirigente Jacopo Greco, dà ulteriori indicazioni alle scuole in merito al Piano Scuola d’Estate.
Sull’utilizzo delle risorse, il Ministero chiarisce che l’art. 31, comma 6, del D.L. 41/2021 prevede che le risorse in esame siano finalizzate a supportare le istituzioni scolastiche nella gestione della situazione emergenziale e nello sviluppo di attività volte a potenziare l’offerta formativa extracurricolare, il recupero delle competenze di base, il consolidamento delle discipline, la promozione di attività per il recupero della socialità, della proattività, della vita di gruppo delle studentesse e degli studenti anche nel periodo che intercorre tra la fine delle lezioni dell’anno scolastico 2020/2021 e l’inizio di quelle dell’anno scolastico 2021/2022.
Le suddette attività possono essere realizzate dalle scuole anche in rete tra loro.
Nell’ambito della Fase 1 “Rinforzo e potenziamento delle competenze disciplinari e relazionali”, che si realizzerà nel mese di giugno, le istituzioni scolastiche, in ragione della valutazione dei percorsi formativi, potranno proporre iniziative di orientamento (ad esempio, nell’ambito delle STEAM); attività laboratoriali (ad es. musica d’insieme, sport, educazione alla cittadinanza e all’ambiente, utilizzo delle tecnologie); approfondimenti per la conoscenza del territorio e delle tradizioni delle realtà locali, l’incontro con “mondi esterni”, delle professioni o del terzo settore, promuovendo stili cooperativi degli studenti, soprattutto quelli più esposti al rischio dispersione. Il coinvolgimento degli stessi studenti nella progettazione ne favorirebbe la responsabilizzazione.
In particolare, il focus prioritario per la scuola primaria potrà essere incentrato sulle abilità di base in Italiano e Matematica e, per la scuola secondaria di I grado, sugli apprendimenti di Italiano, Matematica e Lingua Inglese.
Per le scuole del secondo ciclo, le iniziative accennate per il primo ciclo si rendono ulteriormente necessarie, ovviamente declinate in relazione alla diversa classe di età. Esempi di azioni attivabili sono: “Summer School” e stage; gruppi di apprendimento con tutoraggio di pari, di studenti universitari, di esperti o docenti; imprese simulate; simulazione di processi e situazioni complesse anche con l’utilizzo di software dedicati;
Nell’ambito della Fase 2 “Rinforzo e potenziamento competenze disciplinari e della socialità”, che si realizzerà nei mesi di luglio e agosto, le iniziative dovranno avere l’obiettivo primario di consentire a studentesse e studenti di riprendere contatti con la realtà educativa e al contempo recuperare le competenze relazionali, con particolare attenzione agli studenti in condizione di fragilità.
A titolo meramente esemplificativo, potranno essere realizzate: attività ludico-creative legate alla musica d’insieme, all’arte e alla creatività; attività ludico-creative legate all’ambiente e alla sostenibilità; attività sportive e motorie; iniziative per l’educazione alla cittadinanza e alla vita collettiva; iniziative per l’utilizzo delle tecniche digitali e per il miglioramento delle conoscenze computazionali.
Nell’ambito della Fase 3 “Rinforzo e potenziamento competenze disciplinari e relazionali con intro al nuovo anno scolastico”, che si realizzerà nel mese di settembre, le iniziative dovranno avere l’obiettivo di accompagnare gli studenti alla partenza del nuovo anno scolastico, mediante contatti personali e riflessioni, incoraggiati e sostenuti per affrontare la prossima esperienza scolastica.
A titolo esemplificativo, potranno essere realizzate: attività laboratoriali o momenti di ascolto, anche avvalendosi di collaborazioni esterne per sportelli informativi tematici o di supporto psicologico o, nel caso di materie afferenti specificatamente all’inclusione, potenziando ad esempio il ruolo dei CTS e di sportelli ad hoc (ad es. sportelli autismo).
È, inoltre, auspicabile affrontare tematiche legate al rinforzo disciplinare in un’ottica laboratoriale e di peer tutoring, anche autogestiti dagli studenti (in base all’età) e supervisionati da docenti tutor, avvalendosi delle innovazioni didattiche di cui si è fatta esperienza nell’ultimo anno: didattica blended, one to one, cooperative learning, realizzando unità formative brevi e autosufficienti, personalizzate e responsabilizzanti.
Le scuole potranno individuare, nell’ambito del perimetro definito nel Piano Scuola Estate e in funzione delle proprie concrete esigenze, gli interventi da attivare e procedere con i necessari approvvigionamenti di beni e servizi.
In linea generale, con le risorse in esame le scuole possono acquistare qualsiasi tipologia di bene o servizio strumentale alla realizzazione degliinterventi che intendono attivare.
A titolo esemplificativo e non esaustivo, potranno acquistare beni di consumo (es. carta, cancelleria, giornali, riviste, materiale informatico, accessori per attività sportive e ricreative) o altre tipologie di beni (es. attrezzature scientifiche, strumenti musicali, materiale bibliografico) e procedere all’affidamento di servizi di diversa natura (es. servizi consulenziali o professionali per tematiche legate all’assistenza tecnica, informatica, psicologica,
servizi di progettazione e allestimento delle aree esterne per la realizzazione delle attività).
La progettazione delle attività dovrà prevedere il coinvolgimento dei diversi organi collegiali competenti in materia e la realizzazione delle stesse potrà avvenire anche mediante il ricorso alle reti di scuole.
Compensi per il personale scolastico impiegato
Si rimette inoltre alla discrezionalità della singola scuola, la possibilità di utilizzare le risorse in esame per liquidare compensi accessori al personale scolastico (sia docenti che personale ATA) eventualmente coinvolto nella progettazione e realizzazione delle iniziative.
A tal proposito, si ricorda che, ai sensi dell’art. 22, comma 4, lett. c) del CCNL 2016-2018 del comparto Istruzione e
ricerca, i criteri per l’attribuzione di compensi accessori al personale docente, educativo ed ATA, inclusa la quota delle risorse relative ai progetti nazionali e comunitari, eventualmente destinate alla remunerazione del personale, devono essere oggetto di contrattazione integrativa a livello di istituzione scolastica.
Resta inteso che al personale interno andranno corrisposti tali compensi accessori solo qualora le attività da realizzare non siano ricomprese tra quelle di natura ordinaria previste nei CCNL. In merito ai criteri di individuazione del personale da coinvolgere, si rimette alla valutazione della singola scuola l’individuazione del personale ritenuto più idoneo, sulla base della tipologia delle iniziative che si intende attivare.
In aggiunta, si precisa che la retribuzione da corrispondere dovrà essere definita in funzione della specifica tipologia di iniziativa attivata utilizzando i parametri definiti dai CCNL (es. nel caso di attività laboratoriali, si potrà prevedere una retribuzione del personale docente in relazione a quanto previsto per le “Attività aggiuntive di insegnamento” -art. 88, comma 2-b-, per un importo orario pari a 35 euro).
Per quanto concerne le specifiche procedure di affidamento di beni/servizi, si rimanda alle indicazioni fornite nel Quaderno n. 1 “Istruzioni di carattere generale relative all’applicazione del Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 50/2016)” e nel Quaderno n. 3 “Istruzioni per l’affidamento di incarichi individuali”.
Si ricorda, inoltre, che ai sensi del comma 6 della norma in esame, le istituzioni scolastiche ed educative statali potranno realizzare le diverse iniziative progettuali “[…] anche tramite il coinvolgimento, secondo principi di trasparenza e nel rispetto della normativa vigente, di enti del terzo settore e imprese sociali”.
Le istituzioni scolastiche ed educative statali potranno, pertanto, coinvolgere enti del terzo settore e imprese sociali, secondo principi di trasparenza e nel rispetto della normativa vigente (ad es., artt. 55-57 del D.Lgs. 117/2017 – c.d. “Codice del Terzo Settore” e “Linee guida sul rapporto tra pubbliche amministrazioni ed Enti del Terzo Settore”, adottate con decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 72 del 31 marzo 2021).
510 milioni di euro per il Piano Estate
Il pacchetto di risorse disponibili per le scuole ammonta a 510 milioni: 150 milioni provengono dal decreto sostegni, altri 320 milioni dal PON per la scuola (risorse europee), 40 milioni dai finanziamenti per il contrasto delle povertà educative.
I 150 milioni del dl sostegni saranno distribuiti attraverso un decreto del Ministero, sulla base del numero di alunni, per una media di circa 18mila euro per scuola.
Sarà poi disponibile sul sito www.istruzione.it/pianoestate un bando PON (risorse europee) dedicato da 320 milioni, utilizzabili soprattutto nelle aree con maggiori disuguaglianze economiche e sociali. Le scuole potranno fare domanda fino al 21 maggio prossimo. I fondi, di cui circa il 70% è destinato alle regioni del Sud, potranno essere spesi sino al termine dell’anno scolastico 2021/2022, nella logica di un piano di trasformazione che partirà dall’estate e proseguirà durante il prossimo anno scolastico. Le risorse PON saranno disponibili anche per le scuole paritarie (che svolgono il servizio con modalità non commerciali) e per i CPIA (Centri per l’istruzione degli adulti).
Altri 40 milioni deriveranno dal fondo per l’ampliamento dell’offerta formativa e il contrasto della povertà educativa. Questi fondi saranno assegnati alle Istituzioni scolastiche in funzione delle tipologie di progetti da attivare, sarà possibile collaborare con il terzo settore e realizzare patti educativi di comunità.
Il Piano
Le attività del Piano si articoleranno in tre fasi:
- Fase I, potenziamento degli apprendimenti (a giugno): sarà dedicata al rinforzo e al potenziamento degli apprendimenti attraverso attività laboratoriali, scuola all’aperto, studio di gruppo, da effettuare anche sul territorio, con collaborazioni esterne o con il terzo settore.
- Fase II, recupero della socialità (luglio e agosto): proseguiranno le attività di potenziamento degli apprendimenti che saranno affiancate più intensamente da attività di aggregazione e socializzazione in modalità Campus (con attività legate a Computing, Arte, Musica, vita Pubblica, Sport). Ci saranno moduli e laboratori di educazione motoria e gioco didattico, canto, musica, arte, scrittura creativa, educazione alla cittadinanza, debate, educazione alla sostenibilità, educazione all’imprenditorialità, potenziamento della lingua italiana e della scrittura, potenziamento delle competenze scientifiche e digitali (coding, media education, robotica). Le attività potranno svolgersi in spazi aperti delle scuole e del territorio, teatri, cinema, musei, biblioteche, parchi e centri sportivi, con il coinvolgimento del terzo settore, di educatori ed esperti esterni;
- Fase III, Accoglienza (settembre, fino all’avvio delle lezioni): connessa con le precedenti, sarà di vero e proprio avvio del prossimo anno scolastico. Proseguiranno le attività di potenziamento delle competenze e di accompagnamento di studentesse e studenti al nuovo inizio.
NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO
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