Piano di semplificazione amministrativa, 20 punti per cambiare la scuola. Valditara: “Oggi il varo”

In arrivo il piano di semplificazione amministrativa della scuola. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, conferma il varo del provvedimento.
“Oggi annuncerò un primo piano in venti punti di forte semplificazione e voglio dire che questo piano nasce col confronto con i sindacati. È solo l’inizio, è un cantiere aperto, nella scuola il tema della semplificazione è assolutamente centrale, utilizzando anche le nuove tecnologie. La scuola è comunità, il ruolo decisivo è della persona, del docente, tutto il resto è utilissimo ma va governato”.
E ancora: “La visione gentiliana, piramidale della scuola, cento anni fa aveva il suo significato. È una visione molto diversa della mia che invece va verso una valorizzazione dei talenti di ciascuno, verso una parità delle scuole. Ogni percorso scolastico è di serie A che deve valorizzare le intelligenze di ciascuno per consentire ai ragazzi di realizzarsi”.
Valditara, poi, sottolinea l’importanza della sburocratizzazione sia nella scuola che nella pubblica amministrazione, grazie all’utilizzo delle tecnologie moderne. Tuttavia, egli sottolinea che la scuola è prima di tutto una comunità e che il ruolo decisivo è svolto dalla persona e dal docente. “Anche se le tecnologie sono fondamentali per la modernità, non possono sostituire il rapporto umano che si sviluppa in classe”, ha spiegato.
“Il periodo di Covid-19 ha dimostrato l’importanza della didattica a distanza, grazie all’eroismo dei docenti che, senza strumenti o fondi adeguati, hanno messo a disposizione la loro generosità per garantire la continuità dell’apprendimento”, ha aggiunto.
Tuttavia, Valditara sottolinea che “questa esperienza ha anche evidenziato la mancanza del rapporto umano e dello scambio di emozioni, aspirazioni e sogni tra i ragazzi che non possono essere soddisfatti esclusivamente attraverso la didattica a distanza”.
Infine aggiunge: “Il digitale è fondamentale per la nuova rivoluzione industriale, ma che va governato e controllato. La scuola rimane una comunità fondamentale e il rapporto umano non deve essere trascurato a favore delle tecnologie”.