Piano assunzioni scuola, sbagliato assumere docenti di sostegno da GPS solo se hanno tre anni di servizio. C’è già la petizione

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Il Decreto Sostegni bis disciplinerà le modalità per le assunzioni 2021/22, ma il provvedimento al momento è solo stato licenziato dal Consiglio dei Ministri e deve ancora essere incardinato per avviare l’iter parlamentare. Le polemiche sul testo iniziale però sono già sostanziose. Il capitolo scuola, che interessa gli art. 58 e 59 del testo, non va giù ad alcuni docenti precari.

Si tratta dei docenti di sostegno con meno di tre anni di servizio negli ultimi dieci anni, che contestano la previsione di assunzione solo per i colleghi di prima fascia GPS che possano vantare  tale requisito. E per questo scrivono già alla politica e lanciano sul web una petizione.

“La sottoscritta Enrica Buccheri, docente specializzata sul sostegno didattico per la secondaria di secondo grado (IV ciclo), in riferimento ai contenuti del Piano Assunzioni del Decreto Sostegni bis, manifesta disapprovazione a causa della mancanza di inserimento degli insegnanti specializzati senza tre annualità di servizio nel piano speciale di assunzioni.

Il Piano Assunzioni Del Decreto Sostegni bis è INIQUO perché favorisce i docenti che sono in corso di specializzazione (V ciclo) di fatto scavalcando i docenti specializzati del IV ciclo che non sono in possesso delle le tre annualità.

Insieme ad altri colleghi, riteniamo che tale trattamento sia passibile di ricorsi per le seguenti motivazioni:

  1. IL SERVIZIO. Svariati colleghi non hanno potuto o voluto accettare incarichi a tempo determinato senza adeguata formazione. In ambito educativo, dove si ha a che fare con situazioni complesse, occorrono saperi multidisciplinari, competenze comunicativo-relazionali, consapevolezza di sé e delle proprie interpretazioni. Ritengo che sarebbe auspicabile il conteggio del solo servizio svolto con specializzazione.
  2. QUALE RISPOSTA DI FRONTE ALL’EMERGENZA SOSTEGNO? Gli alunni con disabilità sono stati tra i più colpiti durante la sospensione delle attività didattiche in presenza a causa dell’emergenza da Covid 19 nella seconda parte dell’anno scolastico 2019/20. A settembre 2021 numerosi sono stati i casi di ritardi nell’assegnazione delle cattedre e diverse le situazioni in cui la scuola non è stata in grado di accogliere da subito gli alunni con disabilità. Si è aperta, poi, la c.d. “emergenza sostegno” con un altissimo numero di incarichi conferiti a tempo determinato spesso a personale senza alcuna formazione specifica. Sarebbe auspicabile che tutti i docenti specializzati sul sostegno vengano inseriti nel percorso di reclutamento semplificato.
  3. A QUALE FINE UN ALTRO ANNO DI PRECARIATO? I docenti specializzati sul sostegno devono più di ogni altro costruire una rete di relazioni (neuropsichiatria, associazionismo, genitori, territorio…) che richiede stabilità e orizzonti temporali congrui. Gli specializzati sul sostegno didattico (IV ciclo) sono già stati formati e selezionati, da settembre 2020 ricoprono incarichi a tempo determinato. Ritengo dannoso ripetere un altro anno senza la stabilità necessaria per garantire l’inclusione scolastica di tutti, nessuno escluso.

Inoltre la nuova formulazione del concorso ordinario prevederebbe un’unica prova scritta con più quesiti a risposta multipla. Il percorso formativo, la professionalità e i sacrifici di docenti formati e selezionati, sarebbero inizialmente in mano di test a risposta multipla. Ritengo che tale modalità di valutazione non sia idonea per valutare docenti specializzati che promuovono quotidianamente una pacifica battaglia di riforma del pensiero in senso inclusivo.

Chiediamo di tutelare anche le nostre istanze di specializzati senza tre annualità di servizio.

Ringrazio per la cortese attenzione e porgo distinti saluti”

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