Piano annuale attività 24/25: predisposizione, approvazione, contenuti e modifiche. Chi fa che cosa

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Con l’inizio dell’anno scolastico le scuole sono chiamate a redigere il piano annuale delle attività. Dalla predisposizione all’approvazione, all’eventuale modifica.

Cos’è

Il Piano annuale delle attività possiamo definirlo come la bussola che guida i docenti nello svolgimento delle attività previste per l’anno scolastico di riferimento.

Il Piano contiene quelli che sono gli obblighi di lavoro dei docenti a parte l’insegnamento, ossia le attività funzionali allo stesso (insegnamento).

Attività funzionali

Come sappiamo e come si legge nell’art. 44 del CCNL 2019/21, per attività funzionale all’insegnamento si intende ogni impegno inerente alla funzione docente ed essa comprende tutte le attività – sia a carattere individuale che collegiale – di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione, documentazione, aggiornamento e formazione, compresa la preparazione dei lavori degli organi collegiali, la partecipazione alle riunioni e l’attuazione delle delibere adottate dai predetti organi.

Tra gli obblighi individuali dei docenti rientrano le attività relative a: preparazione delle lezioni e delle esercitazioni; correzione degli elaborati; rapporti individuali con le famiglie.

Tra gli obblighi a carattere collegiale rientrano, invece, le attività di seguito riportate:

  • a) partecipazione alle riunioni del collegio docenti, compresa la programmazione e la verifica di inizio e fine anno nonché l’informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini trimestrali, quadrimestrali e finali e sull’andamento delle attività educative nelle scuole dell’infanzia e nelle istituzioni educative, fino a 40 ore annue;
  • b) partecipazione ai consigli di classe, di interclasse, di intersezione, inclusi i gruppi di lavoro operativo per l’inclusione, sino a 40 ore annue (tali attività vanno programmate secondo criteri stabiliti dal Collegio docenti e tenendo conto degli impegni dei docenti con un numero di classi superiore a sei);
  • c) svolgimento di scrutini ed esami, compresa la compilazione degli atti relativi alla valutazione.

Si sottolinea che: le ore dedicate alle attività di cui al punto a) non possono essere utilizzate per quelle di cui al punto b) e viceversa; le ore da dedicare agli scrutini e agli esami non rientrano nel monte ore di cui al punto b) ma vanno svolte a prescindere, anche in caso di superamento delle previste 40 ore; le ore dedicate ai collegi docenti, eccedenti le previste 40 ore, sono retribuite con il fondo d’istituto.

Ricordiamo che alcune attività funzionali possono essere svolte a distanza … Approfondisci

Cosa contiene

Ritornando al Piano annuale delle attività, nello stesso non sono naturalmente contenute le attività rientranti tra gli obblighi individuali dei docenti, mentre vi sono quelle di carattere collegiale di cui alle lettere a), b) e c) sopra riportate, cui si aggiungono le attività di formazione che, con il CCNI 19/21, anche a livello di monte ore, entrano a fare parte delle attività funzionali di cui alle lettere a) e b) sopra riportate, come si legge nell’art. 44/4 del medesimo CCNL:

4. Fermo restando che le ore di cui alle lettere a) e b) del comma 3 sono prioritariamente destinate alle attività collegiali ivi indicate, le ore non utilizzate a tal fine sono destinate, nei limiti di cui alle lett. a) e b), alle attività di formazione programmate annualmente dal collegio docenti con il PTOF.

Dunque, le ore non utilizzate per le attività previste alle lettere a) e b) sono destinate alle attività di formazione annualmente deliberate dal collegio docenti e inserite nel PTOF.

Chi lo predispone e quando

Il Piano annuale delle attività è predisposto dal dirigente scolastico prima dell’inizio delle lezioni.

In caso di eventuali proposte degli organi collegiali, il dirigente procede alla predisposizione del Piano sulla base delle medesime.

Chi lo approva

Una volta predisposto secondo quanto detto sopra, il Piano è deliberato dal collegio docenti (generalmente nel secondo dell’a.s.) nel quadro della programmazione dell’azione didattico-educativa.

Come si modifica

Il Piano, in base alle esigenze che possono sopravvenire nel corso dell’anno scolastico, può naturalmente essere modificato, in relazione sia alle attività da svolgere che alle date precedentemente stabilite.

Al fine suddetto, la procedura è la medesima di quella sopra illustrata: il dirigente predispone le modifiche, anche in base ad eventuali proposte degli organi collegiali, e il Piano, con le modifiche introdotte, va deliberato dal collegio docenti.

Le risposte ai quesiti

È possibile inviare un quesito all’indirizzo [email protected] (non è assicurata risposta individuale ma la trattazione di tematiche generali).

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