Pet therapy nelle scuole, uno strumento contro il bullismo. Abbassa i livelli conflittuali nella classe

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Sono tanti i progetti di Pet Therapy a scuola e i benefici di questo approccio sono ormai evidenti. Prendersi cura di un animale richiede tempo e dedizione, aiuta lo sviluppo dell’empatia e abbassa i livelli dei conflitti interni alla classe grazie alla collaborazione tra pari.

Ma in una scuola della provincia di Frosinone sono andati oltre, infatti nell’Istituto Comprensivo di Boville Ernica, in provincia di Frosinone, è stato portato a termine un progetto che, seppur consolidato nel tempo, rappresenta sempre un’esperienza singolare e curiosa per gli alunni.

Il progetto, curato nella Scuola dell’Infanzia di Santa Liberata, si intitola “Educazione alla vita che nasce, dall’uovo al pulcino” un’esperienza di stimolo verso quelle competenze e conoscenze non strettamente curriculari. Non si è trattato semplicemente di un progetto teorico dove venivano descritte le varie fasi di sviluppo dell’uovo fino alla schiusa, ma i piccoli alunni hanno potuto seguire dal vivo tutta l’incubazione fino alla nascita dei pulcini negli ambienti scolastici.

Educare alla vita che nasce

Si è trattato di una sperimentazione molto coinvolgente dove alcuni mese fa cinque graziosi esemplari di pulcino sono venuti alla luce tra lo stupore e la meraviglia dei bambini, sensibilmente guidati dal corpo docente e dal team digitale che hanno accuratamente assistito, giorno dopo giorno, una vita che veniva al mondo. Le docenti hanno scandito ai piccoli allievi tutte le varie fasi che hanno portato alla schiusa delle uova: dalla gallina ovaiola ai compiti del gallo, per poi sostituire la chioccia con una incubatrice accuratamente attrezzata in un’aula, ed infine una videocamera che monitorava l’incubatrice e consentiva alle docenti di collegarsi anche in orario extrascolastico.

L’approccio laboratoriale

Tutto il progetto rientra nello studio delle scienze sperimentali che si concretizzano in attività laboratoriali. A monte c’è tutta un’attività di ideazione e progettazione che servono ad individuare variabili, relazioni di causa ed effetto e per stimolare la creatività, utilizzando diverse metodologie didattiche come la ricerca-azione, le strategie euristiche e di ricerca partecipata, il cooperative learning e il learning by doing, con particolare attenzione alla progressività del curriculo verticale.

Tutte metodologie che intrecciate tra loro aumentano il successo educativo facendo diventare la scuola un luogo di valorizzazione della “vita” insegnando ai bambini a rispettarla, un luogo dove esprimere con pienezza la propria età elaborando in modo co-costruttivo anche questa particolare esperienza. Nello specifico il progetto ha portato i bambini a realizzare azioni di scoperta e conoscenza in genere, della formulazione di ipotesi, del saper attendere e posticipare i propri desideri.

Il ruolo della scuola

Del resto il compito della scuola dell’infanzia è anche quello di mostrare ai bambini, con sperimentazioni concrete, il naturale sviluppo del ciclo della vita, e proprio con questo progetto, tanto semplice nella sua proposizione quanto complesso nella sua realizzazione, le docenti del plesso di Santa Liberata hanno dimostrato che la scuola non è solo un luogo utile ad istruire gli alunni ma ad educarli, una differenza fondamentale perché si passa dal sapere al saper fare e al saper essere.

È un approccio che rafforza la crescita dei bambini, mettendoli, fin dalla tenera età, a confronto con le proprie e le altrui emozioni che rappresenta la base dell’educazione emozionale di cui tanto si è parlato negli ultimi anni proprio per la sua importanza nello sviluppo della persona, partendo, in questo caso, dal rispetto per gli esseri viventi. Per di più l’approccio pratico, tipico dell’attività laboratoriale, è un utile strumento per rinforzare aspetti come la curiosità, l’attenzione e la motivazione. L’esperienza non si è conclusa con la nascita dei pulcini, perché a questo evento i docenti si accingono ad affiancare ampi spazi di riflessione dando un ruolo centrale alla dimensione linguistica, alla discussione guidata in classe e al disegno, quali strumenti fondamentali per dare un significato all’esperienza osservata che resterà per tutti un puro inno alla vita.

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