Personale Ata dimenticato, Anief ha chiesto oggi all’Aran risorse specifiche
Più attenzione per il personale ATA della scuola e nuove risorse del Governo rispetto ai 220 milioni da distribuire rimasti: sono le richieste formulate oggi dal sindacato Anief nel corso dell’incontro svolto oggi all’Aran tra i sindacati e la parte pubblica sulla sezione normativa del Contratto collettivo nazionale 2019-21, settore Istruzione.
Secondo il sindacato, occorre distribuire le attuali risorse anche al personale amministrativo: il Governo deve trovare risorse aggiuntive per incentivare e premiare le professionalità di tutto il personale che lavora a supporto della didattica.
Il sindacato ha fatto notare all’Aran che i DSGA continuano a subire un trattamento da segretari, mentre le mansioni e le responsabilità con la scuola dell’autonomia sono triplicate. Allo stesso modo è assurdo che i collaboratori scolastici non possano accedere al buono pasto. E che gli assistenti amministrativi non percepiscano la specifica indennità di videoterminalista invece prevista in tutti gli altri comparti pubblici e privati.
“Questo personale – ha detto Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ha pieno diritto ad una carta specifica per la formazione, come quella che viene assegnata agli insegnanti, come pure ad una formazione retribuita. Al tempo del PNRR non possiamo permetterci più di far lavorare nell’amministrazione scolastica dipendenti con stipendi vicini ai sussidi sociali. Si tratta di sfruttamento puro che sfocia in malessere e frustrazione. La verità è che bisogna investire per gli ATA della scuola italiana a partire dagli organici. L’esempio delle aree professionali mai attivate in 30 anni e che oggi si vorrebbe sostituire con un’unica nuova area professionale è emblematico dell’impossibilità di garantire una vera e propria carriera senza risorse aggiuntive. Non basta cambiare nomi come si è fatto con la scuola dell’autonomia senza aggiornare gli stipendi relativi alle nuove figure professionali”, conclude il leader dell’Anief.