Perplessità e sospetti sull’anagrafe docenti

Di Lalla
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red – Comunicati di Cisl e Uil sulla costituzione dell’anagrafe telematica dei docenti, di ruolo e precari, che permetterà alle famiglie di consultare on line il curriculum degli insegnanti della scuola prescelta. Con l’incognita dei docenti precari nominati solo in corso d’anno anche su cattedre vacanti.

red – Comunicati di Cisl e Uil sulla costituzione dell’anagrafe telematica dei docenti, di ruolo e precari, che permetterà alle famiglie di consultare on line il curriculum degli insegnanti della scuola prescelta. Con l’incognita dei docenti precari nominati solo in corso d’anno anche su cattedre vacanti.

Cisl Scuola: Per migliorare la scuola non servono metodi bruschi

"Su un’anagrafe telematica dei docenti, che indichi per ciascuno i titoli culturali e professionali posseduti, ci sarebbe ben poco da dire. Gli insegnanti italiani non hanno nulla da nascondere, casomai potrebbero cogliere l’occasione per evidenziare un patrimonio di competenze ed esperienze spesso misconosciuto e nient’affatto valorizzato.

Ci si chieda allora perchè si registrano tante reazioni improntate al sospetto e alla preoccupazione per l’uso che di questa immensa banca dati potrebbe essere fatto. Se lo chieda prima di tutto chi ha responsabilità di governo della scuola, a tutti i livelli, e per primo dovrebbe assumerne le difese di fronte a troppe e troppo frequenti campagne di esplicita o sottintesa denigrazione, che i docenti italiani assolutamente non meritano. Se ogni annuncio di provvedimento sulla scuola è condito di accenti vagamente intimidatori, non ci si stupisca se le reazioni sono di arroccamento e diffidenza.

Chi vuol davvero favorire il cambiamento, deve sapere che i metodi bruschi non sono i più efficaci.
Il timore di possibili conseguenze improprie e perverse derivanti dall’introduzione dell’anagrafe può essere fugato solo da politiche che danno valore al sistema nazionale di istruzione e lo tengono unito."

UIL Scuola: Potrebbe essere utile per dare valore alle esperienze degli insegnanti. Attenzione al rischio tutto italiano di una burocrazia soffocante

"La politica smetta di vedere la scuola come terreno di scontro e si apra un serio dibattito per mettere al centro dell’azione politica investimenti per l’istruzione e valorizzazione del lavoro degli insegnanti

La posizione assunta oggi dall’ex ministro Fioroni va in questa direzione

Potrebbe essere un fatto nuovo e positivo la previsione di curriculum degli insegnanti – è il commento di Massimo Di Menna riguardo alla disposizione che sarebbe contenuta in un decreto del Miur.

L’idea di un’anagrafe nazionale telematica degli insegnanti, questa l’ipotesi prefigurata – a parere del segretario della Uil Scuola – potrebbe aiutare a sostenere e valorizzare le tante esperienze maturate in classe dagli insegnanti.

Nella pratica quotidiana ci sono moltissimi insegnanti che, ad esempio – spiega Di Menna – utilizzano abilmente i mezzi informatici, che parlano in modo fluente l’inglese, che fanno didattica integrando più tecniche e metodi di insegnamento. Ecco a questi insegnanti non viene riconosciuto nulla, anzi spesso, vedono le loro capacità appiattite da scelte di routine.

Un’idea da sostenere, dunque, facendo attenzione ad un forte rischio – chiarisce il segretario della Uil Scuola – un rischio tutto italiano: le buone idee vengono schiacciate dalla burocrazia. Da una ipotesi di lavoro si rischia di passare ad un iter tutto burocratico – aggiunge – a partire dalle modalità di compilazione dei curriculum.

E’ impensabile pensare di assegnare tale compito alle direzioni regionali. Servirebbe piuttosto un sistema di alta valenza culturale al quale affidare la predisposizione dell’intero impianto conoscitivo. Questo modo di procedere, in un’ottica moderna e riformista, potrebbe costituire un tassello per sostenere e riconoscere la professionalità docente in modo serio.

E’ utile tornare a parlare di professionalità, di progressione, di funzione docente, di formazione e reclutamento. La valorizzazione degli insegnanti come centro dell’azione politica – sottolinea Di
Menna .

La posizione assunta dall’ex ministro Fioroni va in questa direzione e traccia un metodo che sposta il dibattito della scuola dallo scontro politico, dal ring delle opposizioni ideologiche, all’apertura di un ampio dibattito che veda la politica svolgere un ruolo di sostegno e sviluppo del sistema istruzione.

La Uil Scuola auspica che tale dibattito, non di scontro ma di attenzione, possa realizzarsi: alla scuola – rilancia Di Menna – servono investimenti, una scossa di modernizzazione e una forte sburocratizzazione.

Il riconoscimento della funzione docente significa, anche, dare valore a quanti ogni giorno danno l’anima in classe per i loro studenti.

Una volta assunto come definitivo il pagamento degli scatti di anzianità – secondo il segretario della Uil Scuola – è il momento che il ministro avvii un confronto concreto per sostenere la valorizzazione delle professionalità."

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