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Permessi per concorsi o esami: per i docenti a tempo determinato non sono pagati. Conseguenze per punteggio, servizio, ferie

I giorni di permesso per la partecipazione a concorsi o a esami fruiti da un supplente non sono retribuiti. Conseguenze.

Permessi per concorsi o esami

I permessi per la partecipazione a concorsi o esami per il personale a tempo determinato sono disciplinati dall’art. 35, comma 14, del CCNL 2019/21, ove leggiamo:

Al personale docente, educativo ed ATA assunto a tempo determinato, ivi compreso quello di cui al precedente comma 5, sono inoltre concessi permessi non retribuiti, per la partecipazione a concorsi od esami, nel limite di otto giorni complessivi per anno scolastico, ivi compresi quelli eventualmente richiesti per il viaggio. 

Dunque:

  • al personale docente (educativo e ATA) assunto a tempo determinato spettano, per ciascun anno scolastico, sino ad un massimo di otto giorni  ai fini della partecipazione a concorsi o esami;
  • nel limite degli otto giorni vanno inclusi anche eventuali giorni di viaggio per raggiungere la sede del concorso o dell’esame;
  • i permessi spettano ai docenti con supplenza al 30 giugno e al 31 agosto, nonché con supplenza breve (entro i limiti della durata del rapporto di lavoro)
  • i permessi spettano anche al personale docente assunto con contratto di incarico annuale per l’insegnamento della religione cattolica
  • i permessi non sono retribuiti;
  • i permessi in esame sono previsti per i soli giorni di svolgimento delle prove (del concorso o dell’esame) ed eventualmente di viaggio;
  • i permessi non possono essere fruiti per la preparazione al concorso o all’esame.

Conseguenze mancata retribuzione

Come detto, per i docenti a tempo determinato i giorni di permesso per concorsi o esami non sono retribuiti, con la conseguenza che gli stessi:

  • interrompono la maturazione delle ferie
  • interrompono l’anzianità di servizio
  • non possono computarsi ai fini della maturazione del punteggio.

Quesito

Così chiede un nostro lettore:

Vorrei chiedere se il permesso per fare la prova di un concorso pubblico interrompe il calcolo del punteggio in base ai giorni di servizio. Grazie

Sì, come detto sopra, non essendo retribuiti, i permessi in questione interrompono la maturazione delle ferie e l’anzianità di servizio, nonché non possono computarsi ai fini della maturazione del punteggio.

Le risposte ai quesiti

È possibile inviare un quesito all’indirizzo lallaorizzonte@orizzontescuola.it (non è assicurata risposta individuale ma la trattazione di tematiche generali).

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