Periodo di prova valutato dal consiglio di classe, comitato valutazione servizio per decidere il merito. Emendamenti Sen. Ruta (PD)
Antonello Venditti – Gli emendamenti al DDL scuola presentati dal Sen. Roberto Ruta. È innanzitutto da premettere il fatto che il Senatore è un docente di ruolo della scuola secondaria superiore.
Antonello Venditti – Gli emendamenti al DDL scuola presentati dal Sen. Roberto Ruta. È innanzitutto da premettere il fatto che il Senatore è un docente di ruolo della scuola secondaria superiore.
Di conseguenza, gli emendamenti proposti, provenendo da “persona di scuola” e non da gente che di scuola ha solo sentito parlare, sono da tenere in debita considerazione.
La proposta del Senatore prevede innanzitutto:
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l’innalzamento dell’obbligo scolastico per almeno 12 anni (finalizzato al conseguimento di un titolo di studio entro i 18 anni di età);
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il potenziamento dello studio del diritto e dell’economia politica nella scuola;
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la riduzione del numero di alunni per classe;
e poi entra nel merito del DDL scuola vero e proprio prevedendo, in estrema sintesi:
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il ruolo centrale del collegio dei docenti per la proposta e l’approvazione del POF (centrale rispetto a quello del dirigente scolastico e a quello del consiglio d’istituto);
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l’eliminazione degli ambiti territoriali con relativo potere del dirigente scolastico di formulare proposte di incarico triennali ai docenti (che il DDL prevede possano anche non avere specifica abilitazione), sulla base dei loro curricula;
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l’assegnazione della sede di servizio ai neoassunti da parte dell’ufficio scolastico in funzione della posizione in graduatoria e delle preferenze espresse dai docenti;
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le specifiche competenze professionali di alcuni docenti che daranno luogo alla loro utilizzazione prioritaria saranno trattate in sede di contrattazione integrativa sulla mobilità;
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un piano pluriennale di assunzioni per includere anche i vincitori di concorso e gli iscritti in II fascia d’istituto, giacché tali docenti sono abilitati, al pari di coloro che risultano iscritti nelle graduatorie ad esaurimento;
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salvaguardare la posizione di coloro che si abiliteranno nel breve periodo e la posizione di coloro che hanno raggiunto 36 mesi di servizio;
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la valutazione del periodo di prova dovrebbe essere effettuata dal consiglio di classe, che è presieduto dal dirigente scolastico (anziché dal dirigente scolastico, sentito il comitato di valutazione del servizio);
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la valorizzazione del merito dei docenti e i relativi incentivi economici sono attribuiti dal dirigente scolastico sulla base delle indicazioni vincolanti del comitato per la valutazione del servizio (e non semplicemente sulla base dei criteri individuati dal comitato di valutazione).
Il senatore commenta il DDL scuola dicendo che la stabilizzazione dei precari è assolutamente necessaria perché dettata dalla sentenza della Corte Europea che obbliga l’Italia in tal senso. Inoltre, dice che le assunzioni devono riguardare non solo coloro che sono iscritti nella graduatoria ad esaurimento, ma devono essere estese a tutti coloro che ne hanno diritto (vincitori di concorso, abilitati della II fascia d’istituto, docenti prossimi all’abilitazione, docenti che hanno almeno 36 mesi di servizio).
Per quanto riguarda i superpoteri che la stesura attuale del DDL scuola prevede per i dirigenti scolastici, specifica innanzitutto che la possibilità dei presidi di scegliere i docenti creerebbe scuole di serie A e scuole di serie B. Infatti, almeno in linea teorica, i docenti bravi confluirebbero tutti in poche e selezionate istituzioni scolastiche, mentre quelli meno bravi popolerebbero le scuole meno appetibili.
Inoltre, la valorizzazione del merito è solo apparente. Infatti, in questo modo, la figura del dirigente scolastico rischia di diventare autoritaria e non autorevole. Occorre invece che il preside possa svolgere il suo ruolo con autorevolezza, ovvero godere della stima dei docenti per poter chiedere loro di essere seguito. Diversamente, corre il serio rischio di rimanere isolato dalla maggior parte dei docenti.
Conclude dicendo che dette misure si prestano bene al clientelismo e allo scambio di favori tra dirigenti scolastici e non, come era stato fissato nelle premesse, ad aumentare la qualità del sistema di istruzione e formazione italiano che, in tal modo, verrebbe senz’altro a scemare.
Tutti gli emendamenti del Sen. Ruta
OrizzonteScuola aveva già pubblicato Diritto ed economia nei primi due anni tutte le scuole secondarie: l'emendamento al Senato sarà PD