H. Immunità parlamentari
Le immunità parlamentari
Per consentire ai parlamentari di operare senza subire pressioni né interferenze, la Costituzione attribuisce loro alcune immunità:
- l’insindacabilità per le opinioni espresse e i voti dati nell’esercizio delle loro funzioni;
- l’inviolabilità o immunità penale, che riguarda i reati commessi dai parlamentari come privati cittadini, fuori dall’esercizio delle loro funzioni. Senza l’autorizzazione a procedere della Camera d’appartenenza, i magistrati non possono sottoporre i parlamentari a perquisizioni personali o domiciliari, ad arresto né a intercettazioni ambientali. L’autorizzazione non è necessaria quando il parlamentare è condannato con sentenza definitiva o se è stato arrestato in flagranza di reato.
In una democrazia fragile, i deputati rischiano di essere sottoposti ad azioni penali sulla base di denunce ispirate a ragioni politiche.
I caratteri della carica di parlamentare
Art. 67 Cost. recita: “Ogni parlamentare rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”. Ciò significa che i parlamentari sono liberi da vincoli sia rispetto ai loro elettori, sia rispetto al loro partito. Per poter diventare parlamentari occorre essere candidabili (è incandidabile chi si è macchiato di gravi reati, chi ha riportato condanne definitive) ed eleggibili (ineleggibile è chi ricopre cariche tali da poter trarre un ingiusto vantaggio, come ad es. il Sindaco di un grande Comune).