02. Nascita costituzioni democratiche

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02. Nascita costituzioni democratiche

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Nei primi mesi del 1775, con la Guerra di Indipendenza dall’Inghilterra, che gli americani chiamano Rivoluzione Americana, inizia la decadenza delle monarchie assolute e si apre la stagione delle democrazie. La Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti d’America del 4 luglio 1776 (leggi qui l’intero testo in inglese o italiano) esordisce con l’affermazione “Noi riteniamo che sono per sé stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità”. Al termine della guerra, nel 1783, le tredici ex colonie inglesi ormai denominate Stati Uniti d’America, avviarono il processo di integrazione e definizione delle regole di governo che portarono, il 21 giugno del 1788, alla promulgazione della Costituzione Americana, la legge costitutiva del nuovo stato federale. L’assalto alla fortezza – prigione della Bastiglia del 14 luglio 1789 segna l’avvio della Rivoluzione Francese, evento di tale importanza per l’umanità da essere considerato dagli storici il momento di inizio dell’Età Contemporanea. Nel giro di poche settimane l’Assemblea Costituente prima abolisce i diritti feudali e poi, il 26 agosto, approva la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, ispirata alla prima parte della Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti d’America promulgata 13 anni prima. Due anni dopo, il 1° ottobre 1791, entra in vigore la prima Costituzione francese che sancisce, come già aveva fatto la Costituzione americana, la separazione dei tre poteri dello Stato, legislativo, esecutivo, giudiziario.

Constitution de 1791. Page 1 - Archives Nationales - AE-I-10-1La Costituzione francese del 1791 (in licenza CC fonte fr.wikipedia.org)

Queste prime costituzioni dell’Età Contemporanea, largamente ispirate ai principi dell’Illuminismo, presentano già gli elementi fondanti delle costituzioni attuali ma in una forma astratta e di difficile concretizzazione, si consideri ad esempio il diritto al perseguimento della Felicità sancito dalla Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti d’America.
La Costituzione italiana, entrata in vigore il 1° gennaio 1948, è stata invece elaborata dall’Assemblea Costituente, eletta a suffragio universale il 2 giugno 1946, con l’obiettivo di disciplinare, non solo in termini generali ma in alcuni ambiti anche in dettaglio, gli elementi fondanti della vita personale e sociale dei cittadini. La nostra Costituzione, nei suoi principi fondamentali, in particolare agli artt. 2 e 3, ha anticipato la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948 a Parigi, che riprende in larga parte la precedente Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 26 agosto 1789. Il politico italiano ed ex magistrato Pietro Grasso commenta per OrizzonteScuola l’art. 2 della Costituzione nel video qui di seguito.


Testo di Giovanni Rosso
tratto dal libro per studenti “Educazione civica a scuola” pubblicato daWinScuola

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