Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF)
Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF)
Il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, in sigla UNICEF (in inglese United Nations International Children’s Emergency Fund) è un fondo delle Nazioni Unite, nato l’11 dicembre 1946 per aiutare i bambini vittime della seconda guerra mondiale. Dopo il 1953 si decise di estendere gli aiuti a tutti i bambini nel mondo e non solo quindi a quelle vittime della guerra ormai conclusasi sette anni prima. L’UNICEF è presente in ben 190 paesi nel mondo, la sede centrale è a New York, e si occupa, prevalentemente nei Paesi in via di sviluppo, di assistenza umanitaria per i bambini al di sotto dei 18 anni e per le loro madri che sono oltre due miliardi e mezzo nel mondo. Pur avendo un regolamento quasi totalmente autonomo, l’UNICEF è comunque parte integrante delle Nazioni Unite. La struttura internazionale dell’UNICEF si articola in uffici regionali, uffici sul campo e sedi internazionali, tra i quali la sede di New York, l’ufficio regionale di Ginevra, il centro logistico globale dell’organizzazione (che si trova a Copenaghen) ed infine il Centro di Ricerca per gli Innocenti, cuore degli studi e delle ricerche internazionali sull’infanzia, con sede a Firenze. Il riferimento costante dell’UNICEF per orientare la propria azione è la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che rappresenta un testo giuridico di eccezionale importanza poiché riconosce, in forma coerente, tutti i bambini e tutte le bambine del mondo come titolari di diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici. L’UNICEF è governato da un Consiglio di Amministrazione composto da 36 Stati membri, per due terzi rappresentanti di paesi beneficiari dei programmi per l’infanzia e da un Direttore esecutivo. Nel 1965 l’UNICEF è stato insignito del Premio Nobel per la Pace quale riconoscimento per la sua incessante attività in difesa dei diritti umani nei conflitti armati. L’UNICEF è finanziato con contributi volontari di paesi, governi e privati operando in 156 paesi soprattutto nelle aree dell’Asia, Africa, America Latina, Europa orientale ed Oceania. L’UNICEF è attivo con programmi di sviluppo umano e sostenibile a lungo termine, realizzati grazie a una rete di uffici permanenti sul campo. Alle tradizionali aree di intervento presenti nell’azione dell’UNICEF sin dagli anni ’50 (lotta alle malattie infantili epidemiche, salute materno-infantile, vaccinazioni, nutrizione) si sono progressivamente affiancati programmi di sviluppo socio-sanitario sempre più integrati fra loro, secondo una strategia fondata anche sui diritti e non più esclusivamente sui bisogni del bambino. Oggi l’UNICEF interviene in tutte le fasi del ciclo di vita del bambino e dell’adolescente (da 0 a 18 anni), operando nei più diversi settori: dalla promozione dell’allattamento al seno alla salute riproduttiva della donna, dalla protezione dei diritti all’istruzione alla promozione degli aborti sicuri, dalla lotta all’HIV/AIDS al Covid-19, dal sostegno alle coppie LGBT per il riconoscimento legale del loro status al microcredito.