4. Tutela del territorio
4. Tutela del territorio
Il territorio è la terra e in ambito ambientalistico si intendono in particolare il suolo, le acque, in pratica il pianeta intero. L’uomo utilizza l’ambiente e le risorse che esso gli mette a disposizione. Le risorse però non sono inesauribili, almeno alcune, e la sfida è proprio quella di farne un loro utilizzo ecosostenibile, cioè un consumo che possa essere “sopportato” dall’ambiente senza peraltro subirne un danno.
Tutelare il territorio è una priorità assoluta per l’intero genere umano: aria, acqua, energia, natura sono strettamente legate alla salvaguardia del territorio. Ciascuno deve avere la massima sensibilità e consapevolezza così come le istituzioni internazionali e nazionali dimostrato ad esempio con la nascita nel 2021 del Ministero della Transizione Ecologica che dispone, a seguito anche della pandemia, di importanti risorse da investire in questo strategico quanto delicato settore.
Le problematiche del territorio sono legate al suolo, al sottosuolo, ai boschi, alle coste che a loro volta dipendono da come si consuma, si gestiscono i rifiuti, si realizzano le infrastrutture, si costruiscono le case, in poche parole come viviamo e utilizziamo le risorse del nostro “unico” pianeta per preservarlo ed evitare dissesti o catastrofi idrogeologiche quali inondazioni, frane, inquinamento falde acquifere, deforestazione.
Per comprendere meglio questo concetto si parla, ad esempio, di “impronta ecologica”, un indice che misura, con un calcolo matematico abbastanza complesso, il consumo delle risorse della terra da parte degli esseri umani; nello specifico, l’impronta ecologica misura in ettari le aree biologiche produttive del pianeta Terra, compresi i mari, necessarie per rigenerare le risorse consumate dall’uomo. Per fare un esempio pratico, l’impronta ecologica ci dice di quanti pianeta Terra abbiamo bisogno per conservare l’attuale consumo di risorse naturali. In questa condizione, abbiamo bisogno in media di poco più di 1,7 “Pianeti Terra”, facendo le dovute differenze fra quei Paesi del mondo che fanno un consumo maggiore di risorse – e che inquinano di più- da quelli che invece lasciano una “impronta ecologica” nettamente inferiore perché ancora in via di sviluppo. In particolare, l’Earth Overshoot Day indica il giorno dell’anno nel quale l’umanità consuma interamente le risorse prodotte dal Pianeta nell’intero anno. Questo giorno cade sempre più in anticipo, a testimonianza del fatto che il consumo medio delle risorse della Terra è sempre più veloce e massiccio. Nel 2019 l’Earth Overshoot Day è caduto il 29 luglio mentre nel 2020 ad agosto a causa del lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19 che, in questo caso, è stato un beneficio in termini di inquinamento.
Sul sito del WWF si può calcolare la propria “impronta ecologica” definito dal Global Footprint Network ovvero un indicatore di quanto il nostro stile di vita incida sulle risorse del pianeta (alimenti, abitazioni, infrastrutture, consumi, servizi…).
Testo di Rita Pirozzi
tratto dal libro per studenti “Educazione civica a scuola” pubblicato da