3. Eccellenze agroalimentari

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3. Eccellenze agroalimentari

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Il settore economico che racchiude tutte le attività legate allo sfruttamento delle risorse naturali o materie prime basilari per la vita umana come agricoltura, pesca, allevamento (detto “primario“) è per l’Italia una vera e propria risorsa. In termini economici, per il valore aggiunto generato dall’agricoltura con le produzioni agroalimentari, rappresenta uno dei settori produttivi più importanti con oltre 260 miliardi di euro di fatturato dal sistema nel suo complesso. In Italia il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali si occupa tra l’altro della qualità dei prodotti, della valorizzazione e della tutela del “Made in Italy” ovvero di quel “marchio” di altissima reputazione che contraddistingue anche i nostri prodotti tipici dall’agroalimentare alla pesca, dai prodotti biologici al settore ippico.

L’Italia è il Paese europeo con il maggior numero di prodotti agroalimentari, ben 838, a Denominazione di Origine Protetta, a Indicazione Geografica Protetta e Specialità Tradizionale Garantita riconosciuti dall’Unione europea.

Esistono dei marchi per riconoscere e distinguere la qualità dei prodotti e delle fasi della filiera come:

  • DOP – Denominazione di origine protetta: i nomi di prodotti registrati come DOP sono quelli che hanno i legami più forti con il luogo dal quale provengono.
    per alimenti, prodotti agricoli e vini
  • IGP – Indicazione geografica protetta: evidenzia la relazione fra la regione geografica specifica e il nome del prodotto alimentare, agricolo e vino
  • STG – Specialità tradizionale garantita: evidenzia aspetti tradizionali come il modo in cui il prodotto alimentare o agricolo è ottenuto o la sua composizione, senza collegamento ad una zona geografica specifica
Loghi DOP, IGP, STG
I loghi DOP, IGP, STG

Per fare alcuni esempi vediamo qui di seguito la classifica “Qualivita” stilata dalla Fondazione per la produzione e la valorizzazione dei prodotti DOP IGP STG dei 10 prodotti DOP – IGP italiani per valore di produzione che tutti ben conosciamo:

1. Grana Padano DOP
2. Parmigiano Reggiano DOP
3. Prosciutto di Parma DOP
4. Aceto Balsamico di Modena IGP
5. Mozzarella di Bufala Campana DOP
6. Mortadella Bologna IGP
7. Gorgonzola DOP
8. Prosciutto San Daniele DOP
9. Pecorino Romano DOP
10. Bresaola della Valtellina IGP.

Grazie alla grande varietà dei nostri prodotti d’eccellenze, e sfruttando le assonanze dei loro nomi, sono sempre più diffusi prodotti che li “imitano”, grazie a produttori stranieri senza scrupoli che approfittano dei nostri marchi più prestigiosi per immettere sul mercato internazionale prodotti “taroccati” che di italiano non hanno nulla, se non una qualche somiglianza con il nome. Questa pratica costituisce un notevole problema per l’export italiano, che perde annualmente un grosso giro d’affari, a danno di tutti i produttori nostrani. L’Italian Sounding utilizza denominazioni geografiche, immagini e marchi che evocano l’Italia, per promuovere e commercializzare prodotti che, invece, non hanno ingredienti riconducibili al Bel Paese. Il fenomeno è sempre più dilagante e difficile da limitare, e sottrae ingenti quote di mercato alla nostra economia. La Coldiretti (la maggiore associazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana) rileva che tra i cibi italiani più imitati ci sono i formaggi, i nostri prestigiosi salumi, l’olio extravergine d’oliva e prodotti ortofrutticoli freschi, come il famoso pomodoro San Marzano. Sugli scaffali statunitensi troviamo, così prodotti che “assomigliano” ai nostri come:

  • Parmesan, o Parmesao se ci troviamo in Brasile,
  • Zottarella,
  • Kressecco,
  • Romanello,
  • Cambozola,
  • Grana Parrano,
  • San Daniele Ham,
  • Asiago Cheese,
  • Chianticella,
  • Salama Napoli
    e molti altri.

Il fenomeno rappresenta sicuramente una truffa nei confronti degli estimatori del cibo italiano, ma ancor di più, una forma di concorrenza sleale nei confronti delle aziende che producono ed esportano i propri prodotti autentici, realizzati seguendo esclusivamente la vera tradizione italiana, spesso con costi di produzione significativi.

Prodotti italiani

Un’ulteriore dimostrazione della grande qualità delle nostre produzioni, ma soprattutto del forte legame che lega le eccellenze agroalimentari italiane al proprio territorio di origine. L’Unione europea regolamenta la complessità delle questioni etiche ed economiche sottese alla produzione degli OGM regolamentando il tema della prevenzione attraverso l’emanazione di specifiche direttive periodicamente aggiornate. I Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) sono tutte quelle eccellenze italiane, con una produzione limitata, legate ad un territorio ed alla sua storia. I PAT sono inclusi in un apposito elenco istituito dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali il cui riconoscimento è dato dalla regione di appartenenza.

È opportuno sottolineare che anche la salvaguardia e la tutela di queste eccellenze italiane costituisce un obiettivo da perseguire nell’ambito di una cittadinanza attiva e consapevole, soprattutto per le future generazioni, alle quali abbiamo il dovere di lasciare in eredità un patrimonio inestimabile, frutto di una lunga storia e tradizione che non deve essere persa a vantaggio di una economia di esclusivo guadagno. Ogni azione a livello globale e locale deve essere pianificata nell’ottica della salvaguardia dell’ambiente e della ecosostenibilità, che dovremo imparare a considerare come fine ultimo di tutti gli interventi dell’uomo.


Testo di Rita Pirozzi
tratto dal libro per studenti “Educazione civica a scuola” pubblicato daWinScuola

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