5. Aree protette
5. Aree protette
Le aree naturali protette sono un sistema di parchi e di riserve che in Italia sono sottoposti a specifica tutela. Si devono fare alcune distinzioni tra le diverse tipologie di aree naturali che si differenziano per valori naturalistici, obiettivi, ecosistemi, conformazioni e perimetrazioni.
Il Ministero della Transizione Ecologica ha in elenco tra le Aree Protette italiane ben 24 Parchi Nazionali e 32 Aree Marine.
Parchi nazionali
Tutte quelle aree terrestri, fluviali, lacuali e marine comprensive di uno o più ecosistemi incontaminati o già in parte danneggiati dalle azioni umane, o che presentino formazioni fisiche, geologiche e biologiche di rilievo naturalistico, scientifico, culturale e ricreativo. È istituito e dipende dal Ministero dell’ambiente che ha il compito di tutelare tali luoghi e di garantirne l’utilizzo anche alle generazioni future. Il parco nazionale comprende un territorio molto ampio e complesso, nel quale la presenza umana è considerevole. L’obiettivo non è solo quello di sottrarre al cemento e al degrado le superfici protette, ma anche di farne un mezzo per incentivare l’occupazione e il turismo. I parchi nazionali, in Italia, complessivamente coprono una superficie di oltre 1.500.000 ettari (15.000 km²), e corrispondono a circa l’8% del territorio nazionale.
Attualmente i parchi nazionali iscritti nell’Elenco Ufficiale delle Aree Protette (EUAP) sono:
- Maiella
- Abruzzo, Lazio e Molise
- Gran Sasso e Monti della Laga
- Appennino Lucano, Val d’Agri e Lagonegrese
- Pollino
- Aspromonte
- Sila
- Cilento e Vallo di Diano
- Vesuvio
- Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna
- Appennino Tosco-Emiliano
- Circeo
- Cinque Terre
- Monti Sibillini
- Val Grande
- Gran Paradiso
- Stelvio
- Gargano
- Alta Murgia
- Arcipelago di La Maddalena
- Golfo di Orosei e del Gennargentu
- Asinara
- Arcipelago Toscano
- Dolomiti Bellunesi
- Pantelleria
Aree marine
Le aree o riserve marine protette hanno lo scopo di proteggere in modo integrato quei tratti di mare e di costa (spesso intere isole o arcipelaghi) che presentano componenti ambientali e paesaggistiche particolari e tipiche del Mediterraneo. Nelle riserve sono vietate o limitate:
- l’asportazione anche parziale o il danneggiamento delle formazioni minerali;
- la navigazione, l’accesso e la sosta con navi o natanti e la balneazione;
- la pesca sia professionale che sportiva;
- la caccia, la cattura, la raccolta, il danneggiamento e, in genere qualunque attività che possa costituire pericolo o turbamento delle specie animali o vegetali, come l’immissione di specie estranee;
- l’alterazione con qualsiasi mezzo, diretta o indiretta dell’ambiente geofisico e delle caratteristiche biochimiche dell’acqua, la discarica dei rifiuti solidi o liquidi e in genere l’immissione di qualsiasi sostanza che possa modificare le caratteristiche dell’ambiente marino;
- l’introduzione di armi ed esplosivi e di qualsiasi mezzo distruttivo o di cattura, nonché di sostanze tossiche o inquinanti.
Le aree marine protette indicate dal Ministero e qui di seguito riportate occupano una superficie di mare di oltre 200.000 ettari. Ecco qui di seguito l’elenco comprensivo di due “parchi sommersi” e un “santuario”:
- Capo Caccia – Isola Piana
- Capo Carbonara
- Capo Gallo – Isola delle Femmine
- Capo Milazzo
- Capo Rizzuto
- Cinque Terre
- Costa degli Infreschi e della Masseta
- Isola dell’Asinara
- Isola di Bergeggi
- Isola di Ustica
- Isole Ciclopi
- Isole di Ventotene e Santo Stefano
- Isole Egadi
- Isole Pelagie
- Isole Tremiti
- Miramare
- Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre
- Plemmirio
- Porto Cesareo
- Portofino
- Punta Campanella
- Regno di Nettuno
- Santa Maria di Castellabate
- Secche della Meloria
- Secche di Tor Paterno
- Tavolara – Punta Coda Cavallo
- Torre del Cerrano
- Torre Guaceto
- Parco sommerso di Baia
- Parco sommerso di Gaiola
- Santuario per i mammiferi marini
Vedi qui la mappa interattiva delle Aree marine protette italiane
Parchi regionali
Questi parchi sono zone delimitate e che costituiscono, nell’ambito di una o più regioni, un sistema omogeneo sia per gli assetti naturalistici dei luoghi sia per i valori e le tradizioni culturali delle popolazioni locali. Compito dei parchi regionali è non solo la conservazione delle risorse naturali, ma anche, in un quadro di sviluppo compatibile per le popolazioni insediate, il loro utilizzo da parte della collettività. Le aree protette regionali coprono, attualmente, una superficie di oltre un milione di ettari. Attualmente l’EUAP prevede oltre 130 parchi regionali che coprono una superficie di quasi 1,4 milioni di ettari.
Riserve Naturali Statali e Parchi Geominerari
Esistono inoltre 18 tra Riserve Naturali Statali e Parchi Geominerari qui di seguito elencati:
- Abbadia di Fiastra
- Bosco Siro Negri
- Cratere degli Astroni
- Gola del Furlo
- Isola di Vivara
- Isole di Ventotene e Santo Stefano
- Lago di Burano
- Laguna di Orbetello
- Le Cesine
- Litorale Romano
- Montagna di Torricchio
- Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna
- Parco Museo delle Miniere dell’Amiata
- Parco Museo minerario delle miniere di zolfo delle Marche
- Parco delle Colline Metallifere Grossetane
- Tenuta di Castelporziano
- Torre Guaceto
- Valle Averto
