Percorsi INDIRE sostegno anche per chi ha titolo estero rigettato. La NOVITÀ dal confronto al Ministero

WhatsApp
Telegram

Percorsi INDIRE specializzazione sostegno di cui al comma 7 dell’art. 14 del DL 71/2024 convertito nella Legge 106 del 29 luglio 2024: chi potrà parteciparvi? Come si svolgeranno i percorsi? Quando inizieranno e quanto dureranno? Sono ancora tanti i dubbi ma dal confronto di ieri al Ministero è emersa una novità. Prossimo incontro calendarizzato per lunedì 17 marzo.

Requisiti di accesso (finora noti)

Possono accedere ai percorsi specializzazione sostegno INDIRE titolo estero i docenti che:

  • Abbiano completato un percorso di specializzazione sul sostegno all’estero, presso un’università legalmente accreditata, con almeno 1.500 ore o 60 CFU;
  • Abbiano presentato una domanda di riconoscimento del titolo all’amministrazione italiana, ma il procedimento non sia ancora concluso entro il 1° giugno 2024 oppure
  • Abbiano in corso un contenzioso giurisdizionale per il mancato riconoscimento del titolo.

La NOVITA‘ che emerge dal confronto avviato al Ministero è la possibilità di includere tra i partecipanti, anche gli aspiranti che abbiano ricevuto rigetto al riconoscimento del titolo.

Decisione che non trova unanimi i sindacati e che  non era emersa nella prima riunione di informativa dello scorso 6 marzo, in quanto non risponderebbe all’esigenza di ottemperare all’inadempienza dell’Amministrazione nella valutazione delle istanze.

Per la decisione finale bisogna comunque attendere l’esito finale del confronto, nonché il successivo iter del decreto che dovrà essere sottoposto al vaglio del CSPI.

Nota importante: l’iscrizione ai percorsi è comunque subordinata alla rinuncia formale alla richiesta di riconoscimento del titolo estero.

Modalità di iscrizione

La rinuncia potrebbe essere comunicata (bisogna attendere comunicazione ufficiale) attraverso:

  • La piattaforma “Riconoscimento professione Docente”, per le richieste presentate online;
  • PEC, per le richieste presentate in formato cartaceo (i sindacati chiedono di indicare l’indirizzo già nel decreto)

Gli aspiranti potranno scegliere tra il corso universitario e il corso INDIRE in autonomia o in convenzione con Università. 

Crediti formativi a conclusione del percorso

Per chi non ha svolto almeno un anno di servizio su posto di sostegno in Italia:

  • 48 CFU per i corsi universitari (di cui 12 per il tirocinio);
  • 48 ECTS per i corsi INDIRE (di cui 12 per il tirocinio).

Per chi ha svolto almeno un anno di servizio in Italia:

  • 36 CFU per i corsi universitari;
  • 36 ECTS per i corsi INDIRE.

In questo caso il tirocinio non è richiesto.

Criteri di erogazione delle attività

  • Lezioni sincrone online (asincrone per massimo 10% delle ore, alcuni sindacati ne hanno richiesto l’ampliamento);
  • Laboratori in presenza;
  • Tirocinio obbligatorio in presenza, per chi non ha esperienza pregressa;
  • Assenze consentite: massimo 10% delle ore totali;
  • Esami finali in presenza con valutazione in trentesimi.

Esame finale

L’esame finale consiste in un colloquio su un caso di studio, con particolare attenzione alla metodologia didattica e all’uso di strumenti digitali per l’inclusione. Il voto finale è calcolato come media aritmetica tra le valutazioni ottenute nelle singole prove.

Differenze tra titolo universitario e titolo INDIRE

  • Il titolo universitario è valido come specializzazione per il sostegno;
  • Il titolo INDIRE è titolo di specializzazione non universitario riconosciuto solo a livello nazionale.

Costi dei percorsi

  • 1.500 euro per chi deve conseguire 48 crediti;
  • 900 euro per chi deve conseguire 36 crediti.

I sindacati ravvedono una disparità nei costi.

Specializzazione sul sostegno: il titolo Indire non sarà equiparato al titolo universitario. Cosa comporta? Ciò che sappiamo e ciò che dovrà essere chiarito

WhatsApp
Telegram

Corso di dizione e fonetica per docenti: “LA FORMA CHE ESALTA IL CONTENUTO. L’insegnante come attore sul palcoscenico scuola”. Livello avanzato