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Percorsi abilitanti secondo ciclo 2024/25: riduzione per i 24 CFU, ore di permesso studio, coincidenza con TFA sostegno IX ciclo. RISPOSTE AI QUESITI

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In diretta con Andrea Carlino di Orizzonte Scuola la dott.ssa Sonia Cannas risponde ai quesiti dei lettori sull’attivazione del percorso abilitante secondo ciclo per l’anno accademico 2024/15. Molti gli interrogativi ma anche tanti punti fermi grazie all’esperienza del primo ciclo.

Come si può conciliare scuola e frequenza dei percorsi abilitanti se non vengono concesse le 150 ore di permesso?

“Questo è un problema che hanno avuto molti colleghi del primo ciclo, soprattutto perché i corsi sono iniziati nella seconda parte dell’anno solare. In questi casi, i corsi, i laboratori e il tirocinio indiretto vengono generalmente organizzati nei pomeriggi o, in alcuni atenei, concentrati nel fine settimana, per agevolare chi lavora la mattina. In alcune regioni è stata data la possibilità di iscriversi con riserva per ottenere successivamente le 150 ore di permesso. Inoltre, i corsisti possono usufruire di tre giorni di permesso per motivi personali, otto giorni per concorsi ed esami e fino a sei giorni di ferie, compatibilmente con l’organizzazione scolastica.”

Sono vincitrice del concorso PNR per la classe di concorso B014. Quando partiranno i percorsi? Apriranno anche in Lombardia o saranno validi i vecchi accreditamenti? Oppure dovrò frequentare a Roma? È necessario terminare tra il 30 giugno e il 31 agosto?

“Purtroppo, su questo non abbiamo ancora una risposta definitiva. I vincitori di concorso hanno l’obbligo di frequentare il percorso abilitante durante l’anno con contratto a tempo determinato finalizzato al ruolo. Tuttavia, obbligare a frequentare in regioni lontane dalla sede della nomina è estremamente complesso. Gli atenei hanno riaperto gli accreditamenti per il secondo ciclo e possono chiedere di essere accreditati per più classi di concorso rispetto all’anno scorso. Tuttavia, non tutti gli atenei dispongono di personale docente per alcune classi di concorso, quindi non potranno bandire percorsi per tutte le classi. Bisognerà capire cosa succederà nei casi di candidati distanti dagli atenei accreditati per la loro classe. Per quanto riguarda il termine del percorso, non essendo ancora stato pubblicato il decreto, non abbiamo una data precisa.”

Il secondo ciclo prevede classi di concorso accorpate?

“Dovrebbero esserci le classi di concorso accorpate, secondo quanto stabilito dal decreto ministeriale del 22 dicembre 2023. Durante gli incontri con i sindacati a febbraio di quest’anno, il ministero aveva spiegato che per il primo ciclo le classi erano rimaste separate perché la fase di accreditamento era già iniziata prima della pubblicazione del decreto. Dal secondo ciclo, invece, dovrebbe esserci un percorso abilitante unico per le classi accorpate.”

Per il primo ciclo, nessuna università in Sardegna ha bandito percorsi abilitanti per la classe di concorso A01. Ci possiamo aspettare più posti o atenei accreditati nel secondo ciclo?

“Tutto dipende dalla fase di accreditamenti in corso. Come dicevo, le università stanno lavorando per definire le classi di concorso che potranno bandire per il secondo ciclo, quindi ci potrebbero essere modifiche rispetto al primo ciclo. In generale, credo che si cercherà di bandire più percorsi rispetto a prima, ma lo sapremo solo con la pubblicazione del decreto.”

È possibile iscriversi contemporaneamente a due percorsi abilitanti in due anni accademici diversi se le lezioni del primo ciclo sono terminate e non si sovrappongono con quelle del secondo?

“In generale, non è consentito frequentare due percorsi universitari con obbligo di frequenza nello stesso periodo, anche se uno dei due ha già terminato le attività obbligatorie. Bisogna concludere un ciclo prima di iniziarne un altro.”

Chi ha i 24 CFU potrà accedere al percorso da 36 crediti o dovrà iscriversi a quello da 60 CFU chiedendo il riconoscimento dei 24 CFU?

“Il percorso da 36 CFU previsto dall’Allegato 5 del DPCM è riservato ai vincitori di concorso. Chi vuole iscriversi ai percorsi abilitanti senza aver vinto un concorso dovrà accedere al percorso da 60 CFU e chiedere il riconoscimento dei 24 CFU. In base all’articolo 8, comma 1 del DPCM, il riconoscimento è obbligatorio e non a discrezione dell’università, quindi il percorso sarà ridotto a 36 crediti, che saranno gli stessi previsti per i vincitori di concorso.”

Per gli ITP, da gennaio 2025 sarà necessaria la laurea? E per alcune classi di concorso che non sono partite, ci saranno aggiornamenti entro giugno?

“L’unica informazione che abbiamo è che entro la fine del 2024 dovranno essere pubblicati i nuovi requisiti d’accesso, ma al momento non sono ancora stati resi noti.”

Per partecipare al secondo ciclo, la domanda potrà essere fatta solo per un ateneo? È possibile iscriversi in due atenei per classi di concorso diverse, ad esempio A048 a Firenze e A049 in un’università telematica?

“Sì, è possibile iscriversi in due atenei, ma solo per classi di concorso differenti. Non si può invece presentare domanda per la stessa classe di concorso in due atenei diversi.”

Chi ha i 24 CFU è obbligato a frequentare il percorso da 60 crediti o saranno previsti anche quelli da 36?

“Il percorso da 36 crediti è riservato esclusivamente ai vincitori di concorso. Chi ha i 24 CFU può iscriversi a questo percorso solo se è risultato vincitore di concorso. In alternativa, chi vuole iscriversi indipendentemente dal concorso deve seguire il percorso da 60 crediti, richiedendo il riconoscimento dei 24 CFU, riducendo così il percorso a 36 crediti.”

Chi deve frequentare il percorso da 36 CFU, che prova finale dovrà sostenere?

“Le prove finali differiscono in base al percorso seguito e ai requisiti d’accesso. Per chi frequenta il percorso da 36 CFU come vincitore di concorso con 24 CFU, la prova scritta sarà relativa ai casi affrontati durante il tirocinio indiretto, secondo quanto stabilito dall’articolo 13 del decreto legislativo 59/2017. Invece, per chi segue il percorso da 60 CFU con riconoscimento dei 24 CFU, la prova finale sarà la stessa prevista per il percorso completo, ovvero una prova scritta basata sul tirocinio diretto e indiretto.”

Per i vincitori di concorso senza abilitazione, che richiederanno aspettativa o congedo, sarà possibile rinviare anche l’abilitazione oltre l’anno di prova? Verrà chiarito a livello normativo?
“Come accennato prima, il rinvio dovrebbe essere previsto, così come accaduto in passato per situazioni analoghe. Tuttavia, attendiamo chiarimenti ufficiali dal ministero.”

Ci sono novità sul vincolo triennale per i vincitori di concorso? L’anno svolto a tempo determinato rientra nei tre anni o si aggiunge?

“Sulla base delle attuali normative, l’anno a tempo determinato finalizzato al ruolo non rientra nei tre anni di vincolo. Quindi il vincolo triennale si calcola a partire dal primo anno a tempo indeterminato, in cui si svolgerà anche l’anno di prova. Tuttavia, entro la fine del mese è prevista la conclusione della contrattazione con i sindacati per il nuovo CCNI relativo al prossimo triennio, e potrebbero esserci novità.”

Ho partecipato al concorso PNRR-TER e superato le prove a maggio 2024, ma non sono risultata vincitrice. Sto seguendo il TFA nono ciclo, ma con lo scorrimento della graduatoria di merito sono ora vincitrice. Dovrò obbligatoriamente frequentare il percorso abilitante da 36 CFU. Come posso conciliare i due percorsi? Posso seguire sia il TFA che il percorso abilitante?

“Purtroppo il ministero non ha ancora chiarito queste casistiche particolari, nate dai ritardi nell’avvio del primo ciclo dei percorsi abilitanti. Una possibile soluzione potrebbe essere quella di permettere agli iscritti al TFA di frequentare anche il percorso abilitante, come accaduto in passato per il TFA ottavo ciclo. Tuttavia, la conciliazione pratica dei due percorsi risulta molto difficile, perché entrambi sono impegnativi e richiedono la frequenza obbligatoria. Un’altra possibilità potrebbe essere quella di rinviare il percorso abilitante all’anno successivo, ma ciò comporterebbe un ritardo nella trasformazione del contratto a tempo indeterminato. Attendiamo ulteriori indicazioni dal ministero.”

Insegno lingua straniera (cinese, inglese, tedesco e spagnolo). Quante abilitazioni devo conseguire?

“Se vuoi abilitarti per tutte le classi di concorso, ti servono quattro abilitazioni. Ti consiglio di scegliere inizialmente la classe di concorso che ti interessa di più o che offre maggiori opportunità lavorative. Ricorda che, una volta conseguita la prima abilitazione, puoi ottenere una seconda attraverso un percorso ridotto da 30 crediti, interamente in modalità telematica.”

È possibile pensare a percorsi abilitanti a numero aperto per i docenti con tre anni di servizio che stanno subendo ingiustizie?

“La gestione dei percorsi abilitanti è già molto complessa con i numeri attuali, tra riconoscimenti di crediti, organizzazione delle segreterie e disponibilità di aule e docenti. Pensare a percorsi a numero aperto non è realistico, vista la complessità dell’intera macchina organizzativa.”

Il percorso abilitante del secondo ciclo per i vincitori di concorso con tre anni di servizio è quello da 30 CFU?

“Sì, confermo. I vincitori di concorso con tre anni di servizio devono seguire un percorso abilitante da 30 crediti, come previsto dall’Allegato 2 del DPCM.”

Se sono già abilitata o specializzata con il TFA e ho vinto il concorso, devo seguire il percorso da 36 CFU o quello da 30 online?

“In teoria, i vincitori di concorso con i 24 CFU devono seguire il percorso da 36 crediti, come stabilito dall’Allegato 5 del DPCM. Tuttavia, avendo già una specializzazione con il TFA, potresti accedere al percorso abilitante da 30 crediti previsto dall’articolo 13 del DPCM. All’atto pratico, il ministero non dovrebbe fare distinzioni, dato che l’obiettivo è il conseguimento dell’abilitazione. Tuttavia, aspettiamo chiarimenti ufficiali per sapere se puoi tranquillamente seguire uno dei due percorsi e ottenere comunque il titolo di abilitazione.”

Si può partecipare al concorso abilitante dell’articolo 13 per il percorso da 30 CFU avendo già un’abilitazione del secondo ciclo, ma senza essere vincitori di concorso?

“Sì, certamente. Il percorso previsto dall’articolo 13 del DPCM è pensato per chi è già in possesso di un’abilitazione, indipendentemente dall’essere vincitori di concorso.”

Ho vinto il concorso ma non rientro nelle cattedre disponibili. Avrò una cattedra con la mobilità l’anno prossimo? I vincitori del PNRR 2 avranno priorità?

“Per chi non è rientrato nelle assunzioni di quest’anno e non ha potuto scegliere la provincia nella fase 1 perché non c’erano posti disponibili, le assunzioni verranno effettuate la prossima estate. Chi sfrutterà il canale della mobilità per le immissioni in ruolo sarà comunque chi ha avuto le graduatorie di merito pubblicate prima del 31 agosto e le cui operazioni di assunzione sono state attivate successivamente. In ogni caso, l’ordine delle assunzioni segue sempre la graduatoria del concorso, quindi verranno prima assunti i vincitori del PNRR 1 e poi quelli del PNRR 2.”

Se conseguirò l’abilitazione in A28 a dicembre ma risulto vincitrice per scorrimento in A50, come farò ad abilitarmi entro giugno 2025?

“Conseguendo l’abilitazione per A28 a dicembre, sarà possibile abilitarsi in A50 con il secondo ciclo. I due cicli non si sovrappongono e appartengono a due anni accademici diversi, quindi non dovrebbero esserci problemi per la frequenza.”

Per i vincitori di concorso senza abilitazione, è possibile rinviare l’abilitazione oltre l’anno di prova? Sarà chiarito a livello normativo?

“Credo che il ministero debba necessariamente prevedere la possibilità di prorogare la nomina finalizzata al ruolo e il percorso abilitante, anche sulla base di quanto accaduto in passato. Ad esempio, per i vincitori del concorso straordinario bis, che dovevano frequentare un percorso universitario da 5 CFU, è stata concessa una proroga in caso di congedo per maternità, dottorato o aspettativa per motivi di ricerca. In questi casi, i vincitori hanno potuto firmare una nuova supplenza al 31 agosto nell’anno successivo, frequentare il percorso e poi trasformare il contratto in tempo indeterminato. Presumo si seguirà un approccio simile, ma attendiamo chiarimenti. Probabilmente il ritardo nella pubblicazione della circolare sull’anno di prova è legato proprio alla questione dei percorsi abilitanti.”

Le risposte ai quesiti

Rivedi la diretta con Sonia Cannas del 25 novembre 2024


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