Percorsi abilitanti docenti, saranno attivati per tutte le classi di concorso? [VIDEO]
“Saranno coinvolte tutte le classi di concorso per i percorsi abilitanti?” Si tratta di una domanda arrivata in diretta su OS TV nel corso del Question Time dedicato al nuovo DPCM sulla formazione iniziale dei docenti.
“In generale – risponde Sonia Cannas, esperta di normativa scolastica – saranno banditi i posti in ogni ateneo sulla base del fabbisogno territoriale un po’ con maniche larghe, perché si terrà conto delle scuole paritarie, dell’istruzione e formazione professionale, delle scuole all’estero, quindi ci saranno magari più posti rispetto a quelli che effettivamente serviranno”.
“In generale – aggiunge – nel corso degli anni è plausibile pensare che saranno coinvolte tutte le classi di concorso ma alcune magari saranno bandite solo in certi atenei“.
LA RIPOSTA DI SONIA CANNAS AL MINUTO 18:05
TUTTE LE RISPOSTE
Come si sceglierà il numero dei posti per classe di concorso
Prima di tutto, come spiegato in precedenza, viene evidenziato che il Ministero dell’istruzione e del merito individua il fabbisogno di docenti, per i tre anni scolastici successivi, per il sistema nazionale di istruzione, comprese le scuole paritarie, i percorsi di istruzione e formazione professionale delle regioni, nonché le scuole italiane all’estero.
Il fabbisogno è stimato, per classe di concorso, tenuto conto:
a) dei posti vacanti della programmazione regionale degli organici, al netto dei docenti abilitati nominati a tempo determinato;
b) del contingente di personale docente privo di abilitazione assunto con contratto a tempo determinato su posti disponibili, ma non vacanti, nel triennio precedente;
c) dei posti vacanti e disponibili del contingente del personale docente di scuola secondaria di primo e secondo grado per le scuole italiane all’estero;
d) delle esigenze di personale abilitato delle scuole paritarie e dei percorsi di istruzione e formazione professionale delle regioni, quantificate, in caso di impossibilità di determinazione entro il termine previsto dal comma 3, in una maggiorazione fino al 30 per cento del fabbisogno stimato sulla base delle lettere a) e b) .
Il Ministero dell’istruzione e del merito, inoltre, comunica al Ministero dell’università e della ricerca, entro il mese di febbraio di ogni anno, il fabbisogno di personale.
Con decreto del Ministro dell’università e della ricerca, da adottarsi ogni anno sentito il Ministro dell’istruzione e del merito, è individuato inoltre il livello sostenibile di attivazione dei percorsi di formazione iniziale, tenendo conto sia del fabbisogno che del potenziale formativo indicato dalle università e dalle istituzioni AFAM.
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 4 agosto 2023.
Vedi anche: chi può accedere e tempistiche
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