Percorsi abilitanti docenti, per i sindacati è una priorità per superare il precariato e costruire il nuovo reclutamento [VIDEO]
Il punto sui prossimi concorsi, sul precariato e le proposte sul nuovo reclutamento sono state al centro del dibattito in diretta su OS TV del 26 ottobre, a cui hanno partecipato Manuela Pascarella (Flc Cgil), Antonio Antonazzo (Gilda) e Giuseppe Taiti (Snals).
“Le date dei concorsi ordinari non ci sono. Il Ministero ci ha comunicato che entro 15 giorni ci avrebbero riconvocati e ci avrebbero comunicato le date“, ha detto Antonio Antonazzo, della Gilda, nel corso del suo intervento.
Il sindacalista spiega: “Questa è una coda dei concorsi ordinari e deve essere l’ultimo capitolo e d’ora in poi bisogna ragionare in maniera tranquilla su quello che deve essere il reclutamento. Ci deve essere stabilità nel sistema“.
Secondo Antonazzo, “serve un percorso abilitante. Prendiamo il caso dell’abilitazione all’estero. Se ci fosse in Italia un percorso strutturale di abilitazione, sarebbe molto più facile trovare un sistema di reclutamento che possa valorizzare il percorso. Senza stare lì fare dei quiz com’è previsto adesso. Noi chiediamo che posa esserci un percorso abilitante che porti alla stabilizzazione. Poi come inserirlo si può ragionare ma è necessario“.
Critico anche Giuseppe Taiti, dello Snals-Snals Confsal: “Il Ministero è stato sordo a qualunque richiesta. L’attuale sistema per titoli ed esami non ha più motivo di esistere. Su questi concorsi abbiamo chiesto la riapertura dei termini di partecipazione e la possibilità di cambiare regione, anche alla luce della questione dei docenti vincolati. E dare a tutti la possibilità di poter partecipare. Da quello che si è capito il Ministero non seguirà questo orientamento“.
Il sindacalista aggiunge: “E’ ridicolo che si possano fare questi concorsi ogni anno. Non si trovano i commissari. Servono assunzioni per titoli e servizio per risolvere il precariato. Giusto pensare ad un percorso universitario abilitante. Ma bisogna pensare anche al precariato che c’è oggi. E si deve risolvere“.
Il dibattito ha toccato anche il tema dei 24 Cfu, in vista di un nuovo reclutamento: “i 24 Cfu non devono essere eliminati tout court ma bisogna prevedere un percorso più sostanzioso”, spiega Manuela Pascarella, della Flc Cgil.
“Abbiamo infatti per la scuola primaria un percorso di laurea quinquennale per accedere al concorso e iscriversi in graduatoria, da un lato, dall’altro per la scuola secondaria per adesso per insegnare chimica basta la laurea e i 24 CFU“.
Anche la Flc Cgil punta sui percorsi abilitanti: “il Ministro Bianchi ha aperto il confronto con la ministra Messa in merito alla definizione di possibili percorsi di formazione abilitante che potrebbero essere la chiave per trovare la soluzione al tema del precariato.
“Lo abbiamo visto con il decreto sostegni bis con le assunzioni da Gps che ha visto per lo più risultati per il sostegno, mentre per le altre classi di concorso no, perché abbiamo pochissimi abilitati. E’ proprio dai percorsi abilitanti, dunque che dobbiamo partire“, conclude la sindacalista.
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