Percorsi abilitanti docenti, necessario il 70% di presenze. Come si concilia supplenza e frequenza?
Stanno per partire i corsi abilitanti per i docenti: dopo la pubblicazione dei decreti MUR i candidati aspettano solo i bandi, che presto potrebbero essere avviati dalle Università.
Saranno molti i candidati, già docenti impegnati con le attività didattiche e non solo, che potrebbero avere il problema di frequentare i corsi dato che questi potrebbero essere svolti in sede lontana dalla residenza e dal luogo lavoro.
Si è parlato di questo problema durante il Question Time in diretta su OS TV del 23 aprile, con un utente che ha chiesto: “Come farà chi lavora in un’altra regione a seguire il 70% delle ore richieste?”
“Questo sarà un dilemma significativo – spiega Caterina Bufanini, docente ed esperta di normativa scolastica.
“Molte persone dovranno allontanarsi dal loro luogo di residenza o di lavoro per partecipare alle lezioni, dato che non è prevista una modalità telematica per più del 50% delle lezioni”, prosegue.
“Si consiglia di monitorare i siti degli uffici scolastici regionali per eventuali provvedimenti a favore dei docenti che sono nel pieno dell’anno scolastico“, conclude.
ASCOLTA LA RISPOSTA DI CATERINA BUFANINI DAL MINUTO 06:20
Frequenza dei percorsi
I percorsi abilitanti si svolgono in presenza, anche se un massimo del 50% delle attività (escluse le attività di tirocinio) può essere svolte in modalità telematica. Questo aspetto non ha distinzione tra Università tradizionali e Università telematiche. Anche queste ultime devono organizzare le lezioni in presenza.
Ogni corsista deve aver seguito almeno il 70% delle attività formative per poter accedere alla prova finale.
Consigliamo di accertarsi se la singola UNiversità offre la possibilità di seguire i corsi in sedi decentrate.
Il decreto indica che è possibile la frequenza contemporanea dei percorsi di abilitazione e dell’ VIII ciclo TFA (nulla viene detto al momento del IX).
Quello posto dall’utente è un problema reale.
Scelta della provincia GPS
Riteniamo che, dati i tempi, il problema si porrà il prossimo anno scolastico. Tuttavia tra pochi giorni bisognerà scegliere la provincia per l’inserimento in GPS e, per chi non ha altre motivazioni di carattere individuale, la vicinanza all’Università prescelta potrebbe essere un’0pzione. N.B. L’accesso al percorso scelto potrebbe non essere scontato, bisogna considerare questo aspetto.
Orario settimanale
Se il docente avrà già un calendario delle lezioni nel momento in cui accetta la supplenza ad inizio anno scolastico, potrà richiedere alla scuola in cui sarà in servizio un orario settimanale che, se possibile, tenga conto di tali esigenze.
Ad es. se l’Università ha già stabilito lezioni di sabato, le scuole dovrebbero favorire la partecipazione perché è una esigenza di formazione che riguarda in generale la scuola stessa, non va visto come il problema di un singolo.
Su questo aspetto ci auguriamo che a livello nazionale o di singolo USR si insista sull’importanza della formazione e si agevoli, per quanto possibile, la partecipazione.
Più difficoltoso strutturare un orario di servizio ad hoc quando le lezioni sono state avviate e la proposta di supplenza viene inviata con un calendario settimanale già stabilito, per cui alcuni colleghi potrebbero non aver accettato sulla base di quell’orario definito.
La comunicazione relativa alla proposta di assunzione deve infatti contenere
a) i dati essenziali relativi alla supplenza, e cioè la data di inizio, la durata, l’orario complessivo settimanale, distinto con i singoli giorni di impegno;
Va precisato che alcune scuole indicano l’orario settimanale, altre no proprio perchè in alcuni casi è limitante e poi invece è possibile trovare delle soluzioni organizzative.
Sono argomenti sui quali ritorneremo.
Permessi diritto allo studio
Questo è un “grosso” aiuto alle problematiche. Nel corso del 2023/24 alcuni USR avevano dato facoltà di accedere con riserva poi il lungo travaglio che hanno avuto i decreti MUR ha indotto alcuni Uffici a porre una data limite entro la quale poter essere considerati destinatari.
Adesso bisognerà riprendere le fila del discorso, perché saranno necessari permessi per la frequenza delle lezioni nel periodo settembre – dicembre 2024. Lo scorso anno gli USR sono intervenuti concedendo i posti residui per la frequenza dell’VIII ciclo TFA sostegno
Alle esigenze dei corsisti del IX ciclo TFA sostegno si aggiungeranno anche quelle dei colleghi dei percorsi abilitanti.
Per il 2025 invece le richieste per i permessi per diritto allo studio (150 ore o meno, in proporzione al numero di ore della supplenza) andranno presentate tramite la scuola di servizio entro il 15 novembre (o comunque entro la data che sarà indicata dall’Ufficio Scolastico). Ci saranno apposite indicazioni.
Come si accede ai percorsi abilitanti da 60 e 30 CFU
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