Percorsi abilitanti 60 e 30 CFU, esempi di PROVA FINALE. Si supera con almeno 7/10, 150 euro la tassa da pagare
Percorsi abilitanti 60 e 30 CFU anno accademico 2023/24: cominciamo a parlare di prova finale. Come si svolge, quante volte si può ripetere, chi deve partecipare e chi no.
Le prove finali dei Percorsi abilitanti da 60 e 30 CFU sono differenziate per tipologia, e fanno riferimento al DPCM 4 agosto 2023.
Frequenza obbligatoria/70% di ogni attività formativa
Come previsto dall’art. 7, per l’accesso alla prova finale è necessaria una percentuale minima di presenza alle attività formative pari al 70 per cento per ogni attività formativa.
Prova scritta e lezione simulata
La prova finale del percorso universitario e accademico consiste in una prova scritta e in una lezione simulata.
150 euro la tassa da pagare
Il costo per l’accesso alla prova finale è a carico dei partecipanti. Il prezzo è stabilito nell’art. 12 comma 3 ” I costi massimi posti a carico dei partecipanti alle prove finali dei percorsi di formazione iniziale sono pari a euro 150″, ferme restando l’esonero per il i candidati con disabilità.
Prova finale percorsi da 60 CFU ALLEGATO 1
Per i percorsi da 60 CFU la
- prova scritta consiste in una sintetica analisi critica di episodi, casi, situazioni e problematiche verificatisi durante il tirocinio svolto nel percorso di formazione iniziale, finalizzata ad accertare le competenze acquisite dal tirocinante nell’attività svolta in gruppi-classe e nell’ambito della didattica disciplinare, con particolare riferimento alle attività di laboratorio nonché all’acquisizione delle conoscenze psicopedagogiche
- lezione simulata verterà su tema proposto dalla commissione con 48 ore di anticipo, ha una durata massima di quarantacinque minuti, è progettata anche mediante tecnologie digitali multimediali, è sviluppata con didattica innovativa ed è accompagnata dall’illustrazione delle scelte contenutistiche, didattiche e metodologiche compiute in riferimento al percorso di formazione iniziale relativo alla specifica classe di concorso.
I candidati di cui all’art. 20 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, e all’art. 3, comma 4 -bis , del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2021, n. 113 possono usufruire di tempi aggiuntivi e strumenti compensativi.
Punteggio
La prova finale si intende superata se il candidato consegue un punteggio pari almeno a 7/10 nella prova scritta e a 7/10 nella lezione simulata.
La FAQ del Ministero
Il punteggio finale al termine delle prove per l’ottenimento dell’abilitazione dovrà essere espresso in ventesimi (posto che le due prove finali si intendono superate con punteggio minimo
pari a 7/10 per ciascuna prova – art.9 del DPCM) o in decimi (media aritmetica delle due prove)?
Il punteggio finale dovrà essere espresso in decimi, calcolato sulla media aritmetica dei voti delle due prove. Resta fermo che la prova finale si intende superata esclusivamente se il candidato consegue un punteggio pari almeno a 7/10 nella prova scritta e a 7/10 nella prova simulata (art. 9, comma 6 del D.P.C.M. 4 agosto 2023).
Prova finale percorsi da 30 CFU ALLEGATO 2 (esempi di prove assegnate)
Per i percorsi da 30 CFU di cui all’allegato 2
- docenti che hanno svolto servizio presso le istituzioni scolastiche statali o presso le scuole paritarie per almeno tre anni, anche non continuativi, di cui almeno uno nella specifica classe di concorso per la quale scelgono di conseguire l’abilitazione nei cinque anni precedenti;
- docenti hanno sostenuto la prova concorsuale relativa al concorso straordinario bis di cui all’art. 59, comma 9-bis, del decreto-legge 25 maggio 2021, n.73
la prova finale consiste in
- prova scritta di intervento di progettazione didattica innovativa, anche mediante il ricorso a tecnologie digitali multimediali inerente alla disciplina o alle discipline della classe di concorso per la quale è conseguita l’abilitazione
- lezione simulata, su tema proposto dalla commissione 48 ore prima della prova stessa (cfr. art. 9 comma 3 del D.P.C.M. 4 agosto 2023).
La prova orale ha una durata massima di 15 minuti incluso il tempo di discussione con la Commissione fermi restando gli eventuali tempi aggiuntivi di cui all’art. 20 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, e all’art. 3, comma 4 -bis, del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2021, n. 113;
• è progettata anche mediante tecnologie digitali multimediali;
• è sviluppata con didattica innovativa e inclusiva;
• nel caso delle classi di Lingue, dovrà tenersi almeno parzialmente in lingua straniera;
• è accompagnata dall’illustrazione delle scelte contenutistiche, didattiche e metodologiche compiute in riferimento al percorso di formazione iniziale relativo alla specifica classe di concorso (dalle Linee Guida dell’Università di Bologna)
Nei 30 CFU allegato 2 3 dei 9 CFU/CFA del Tirocinio indiretto sono dedicati allo studio e alla preparazione dell’elaborato oggetto della prova scritta parte della prova finale.
N.B. Ogni Università esplicita le modalità di Prova finale.
Punteggio
La prova finale si intende superata se il candidato consegue un punteggio pari almeno a 7/10 nella prova scritta e a 7/10 nella lezione simulata.
Percorsi da 30 CFU Allegato 3 per la partecipazione al secondo concorso PNRR
Non è prevista alcuna prova finale, sia se il percorso è stato proposto in maniera distinta sia se è confluito nel PF60. Acquisiti i primi 60 CFU i corsisti ottengono una certificazione (che non è un titolo utile per le graduatorie) ai fini della partecipazione al concorso.
Esempi di Prova scritta finale
L’Università degli Studi dell’Aquila ha proposto questi titoli
TITOLO PER I CORSISTI PF 60 CFU – Il candidato/La candidata, dopo aver sinteticamente descritto il contesto scolastico presso cui ha svolto l’attività di tirocinio, scelga un caso e/o un problema affrontato, e/o un episodio critico, e/o un’attività svolta e lo/li analizzi facendo riferimento anche agli ancoraggi teorici (psico-pedagogici e/o legati alla didattica disciplinare) e/o ai principali riferimenti normativi o ministeriali.
TITOLO PER I CORSISTI PF 30 CFU – Il candidato/La candidata, dopo aver sinteticamente descritto un contesto scolastico presso cui ha svolto la sua attività didattica negli ultimi 3 anni, scelga un intervento didattico disciplinare da proporre, o in fase di progettazione, che contempli l’utilizzo di tecnologie innovative, e lo descriva dettagliandone gli obiettivi formativi, i prerequisiti richiesti, le fasi di lavoro previste e i criteri attraverso cui si valuta l’apprendimento, facendo riferimento anche agli ancoraggi teorici (psico-pedagogici e/o legati alla didattica disciplinare) e/o ai principali riferimenti normativi o ministeriali.
L’Università degli Studi di Bologna ha predisposto delle Linee Guida
Prova scritta PF60
La prova scritta avrà una lunghezza compresa tra i 12.000 e i 15.000 caratteri spazi inclusi, e sarà articolata nelle seguenti sezioni:
1) Introduzione
Questa breve sezione dovrà contenere le informazioni di contesto circa l’istituzione scolastica presso cui si è svolto il tirocinio, il periodo, le classi e i docenti coinvolti, nonché considerazioni generali sull’esperienza svolta utili a contestualizzare gli episodi presentati nella sezione successiva.
2) Episodi significativi
Questa sezione dovrà contenere l’analisi critica di 2-4 episodi “problematici” e/o situazioni interessanti dal punto di vista della metodologia didattica e della gestione del gruppo-classe, osservati durante l’esperienza di tirocinio. Si consiglia di utilizzare come riferimento l’e-portfolio e di includere considerazioni relative alle seguenti domande-guida per il resoconto dell’episodio:
Cosa è accaduto?
Quali erano gli attori coinvolti?
Perché ritiene l’episodio interessante o innovativo (alla luce di quanto acquisito durante il PF60)?
Come valuta gli esiti dell’episodio, es. il modo in cui il problema è stato risolto dal docente o gli effetti positivi
della sua azione didattica?
3) Considerazioni conclusive
In questa sezione il/la candidato/a dovrà trarre le conclusioni metodologico-didattiche generali circa gli episodi analizzati, facendo riferimento alla sua esperienza personale come insegnante e/o apprendente e ai contenuti acquisiti durante il PF60.
PROVA SCRITTA PF 30
La prova scritta avrà una lunghezza compresa tra i 12.000 e i 15.000 caratteri spazi inclusi, e sarà articolata nelle seguenti sezioni:
1) Introduzione
Questa breve sezione dovrà contenere le informazioni di contesto circa l’istituzione scolastica, l’età degli apprendenti, il livello di conoscenze/competenze, nonché altre informazioni utili a cogliere il carattere innovativo e inclusivo della progettazione didattica proposta.
2) Progettazione di un breve percorso didattico
In questa sezione dovranno essere progettate due lezioni di 45 minuti contenenti i seguenti elementi:
• Obiettivi di apprendimento, esplicitati dal punto di vista dell’apprendente (es. “comprendere e produrre consapevolmente i messaggi non verbali, leggendo criticamente e decodificando i propri messaggi corporei e quelli altrui”), facendo esplicito riferimento agli obiettivi specifici di apprendimento previsti nelle Indicazioni Nazionali relative alla scuola secondaria;
• Prerequisiti, ossia le competenze che gli apprendenti dovranno aver già acquisito prima dello svolgimento del percorso didattico proposto;
• Fasi di lavoro, nelle quali si illustrerà nel dettaglio le azioni svolte dall’insegnante e dagli studenti;
• Modalità di valutazione degli obiettivi di apprendimento previsti.
3) Commento metodologico-didattico
In questa sezione il/la candidato/a dovrà esplicitare le scelte didattiche compiute ed evidenziare la solidità e la coerenza metodologica della propria progettazione, facendo esplicito riferimento a teorie, modelli e procedure didattiche acquisiti durante il Percorso Formativo.
La commissione giudicatrice
art. 9 comma 5 ” La commissione giudicatrice della prova finale è costituita da due professori delle università o docenti delle istituzioni AFAM appartenenti al consiglio didattico, di cui uno con funzione di presidente, nonché da un componente designato dall’USR e da un componente esterno esperto di formazione nelle materie inerenti al percorso abilitante, individuabile anche tra i tutor di cui all’art. 10.”
Abilitazione
Una volta superato l’esame finale l’aspirante docente otterrà l’abilitazione all’insegnamento per la classe di concorso corrispondente. Per le classi di concorso accorpate il Ministero ha chiarito che
“La pubblicazione dei successivi decreti ministeriali del 20/11/2023 (GU n. 12 del 16/1/2024) e del 22/12/2023 (GU n. 34 del 10/2/2024), finalizzati alla revisione e
all’aggiornamento di alcune classi di concorso attraverso la rettifica dei requisiti di ammissione e/o l’accorpamento di più classi, comporta l’inconveniente che coloro che
svolgono il percorso si troveranno ad essere abilitati in classi di concorso attivate sulla base di una normativa in parte superata.
Il decreto di autorizzazione posti prevede che i docenti che acquisiscono l’abilitazione all’insegnamento in una delle classi di concorso che sono confluite, ai sensi del decreto del Ministro dell’istruzione e del merito adottato di concerto con il Ministro dell’università e della ricerca, n. 255 del 22.12.2023, nelle classi A-01, A-12, A-22, A-30 e A-48, A-70 e A-71 sono da considerarsi abilitati per tutti gli insegnamenti compresi nell’aggregazione e per la nuova classe di concorso.“