Percorsi abilitanti 60 e 30 CFU e permessi diritto allo studio: le risposte arriveranno probabilmente da settembre

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Percorsi di abilitazione per la scuola secondaria primo e secondo grado: le Università pubblicheranno nelle prossime settimane i bandi di riferimento. Le lezioni potranno essere avviate ma la coincidenza con l’ultima tranche di attività didattiche sarà minima, esami a parte. A parte situazioni individuali di difficoltà nel conciliare gli impegni professionali, riteniamo che la difficoltà più consistente si farà a settembre dal mese di settembre a dicembre.

Nel question time del 26 aprile su OrizzonteScuola TV, condotto da Andrea Carlino e con ospite Nunzia De Falco, è stata discussa una questione importante relativa alla formazione continua dei lavoratori. Un focus particolare è stato posto su: “le novità riguardanti i termini delle 150 ore di formazione”.

Un utente ha chiesto se ci sono novità sulle 150 ore di formazione e se ci sono aperture sui termini.

Nunzia De Falco, consulente di OrizzonteScuola, ha così risposto “Non ci sono novità significative sui termini delle 150 ore di formazione; queste ore rimangono una risorsa importante per i lavoratori e la scadenza è tipicamente a novembre. I sindacati hanno cercato di estendere questa scadenza, ma senza successo“.

I permessi per diritto allo studio: domanda nel mese di novembre

Solitamente i permessi per diritto allo studio vengono richiesti entro il 15 novembre (qualche Ufficio Scolastico anticipa la data) per l’anno solare successivo. I permessi vengono infatti concessi per il periodo 1° gennaio – 31 dicembre.

Il numero di ore (max 150) varia in relazione alle ore del contratto.

Anticipo permessi diritto allo studio

E’ già avvenuto e probabilmente avverrà ancora che già da settembre gli Uffici Scolastici utilizzino i permessi per diritto allo studio residui dal contingente per l’anno solare di riferimento per coloro che hanno iniziato un percorso nell’anno scolastico successivo a quello della richiesta dei permessi.

L’esempio classico è il TFA sostegno, al quale si aggiunge quest’anno la necessità per i corsisti dei percorsi abilitanti.

In entrambi  i casi infatti si tratta di percorsi con obbligo di frequenza, che potrebbero non essere erogati nella stessa provincia in cui si svolge la supplenza o si risiede.

Sarà sicuramente un argomento di cui si parlerà molto, una parte importante infatti dovranno svolgerla anche le scuole nell’organizzazione dell’orario di insegnamento.

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