Percorsi abilitanti 60 , 30 e 36 CFU su materia, corsi Indire sostegno ed elenchi aggiuntivi GPS: le ultime notizie

Percorsi abilitanti da 60, 30 e 36 CFU: chi potrà accedere e soprattutto quando saranno pubblicati i bandi. Si registra un ritardo nell’attivazione del secondo ciclo, strascico del primo. Ma i lavori fervono, anche perchè i vincitori del concorso PNRR devono essere posti nelle condizioni di concludere il percorso di formazione per la trasformazione dell’incarico in tempo indeterminato. Ne parliamo con la docente esperta di normativa scolastica Sonia Cannas, figura di riferimento a livello nazionale per i docenti precari.
Parliamo dei percorsi abilitanti: il primi ciclo 2023/24 è in fase di completamento e si prepara l’avvio secondo ciclo. Facciamo il punto della situazione.
Siamo in attesa di indicazioni dal Ministero per l’avvio del secondo ciclo dei percorsi abilitanti, relativo all’anno accademico 2024/2025. Questo ciclo avrebbe dovuto iniziare entro la fine del 2024, ma il ritardo del primo ciclo ha causato uno slittamento. È fondamentale che non ci siano ulteriori ritardi, soprattutto perché al secondo ciclo parteciperanno i vincitori di concorso non abilitati.
I docenti della scuola secondaria su posto comune che hanno partecipato al concorso con i 24 CFU dovranno completare un percorso abilitante da 36 CFU, descritto nell’allegato 5 del DPCM del 4 agosto 2023. Chi ha maturato almeno tre anni di servizio seguirà un percorso da 30 CFU, previsto nell’allegato 2 dello stesso decreto.
Le università si stanno organizzando per essere pronte appena il Ministero definirà i posti disponibili e accorderà gli accreditamenti per le nuove classi di concorso. Molti atenei hanno richiesto accreditamenti aggiuntivi basandosi sulle necessità indicate dal Ministero. Consultando i siti web di alcune università, è già possibile trovare gli elenchi delle classi di concorso che saranno attivate, previa conferma dell’accreditamento. Nel frattempo, gli atenei stanno predisponendo le attività preliminari, come la selezione di tutor e coordinatori per i tirocini, ma queste dipendono dall’approvazione definitiva dell’ANVUR. Percorsi abilitanti da 60, 30 e 36 CFU per il 2024/25: ci saranno tutte le classi di concorso? quando i bandi? Ecco dicono le Università
Parliamo ora dei percorsi indire
I percorsi da 30 crediti istituiti dal Decreto Legge 71/2024 saranno organizzati dall’Indire, eventualmente in collaborazione con alcuni atenei. Tuttavia, siamo ancora in attesa di un decreto ministeriale che definisca i dettagli operativi. Al momento sappiamo che questi percorsi saranno paralleli al TFA sostegno e non lo sostituiranno. Saranno rivolti a chi ha maturato tre anni di servizio sul sostegno nello stesso grado, in scuole statali o paritarie, negli ultimi cinque anni. Secondo l’articolo 6 del decreto, il regolamento doveva essere pubblicato entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto, ma siamo già ben oltre.
Un altro percorso sarà riservato ai docenti specializzati all’estero, attualmente in attesa di riconoscimento del titolo. Anche in questo caso, il decreto ministeriale atteso per la regolamentazione non è stato pubblicato, nonostante fosse previsto entro 60 giorni. Recentemente, Valditara ha indicato come possibile avvio di questi percorsi la primavera 2025, ma non ci sono ancora ufficialità. Dovremo attendere i decreti per avere conferma delle modalità.
Se si sbaglia regione nella domanda di concorso, si può modificarla?
No, purtroppo, come indicato nel bando, la domanda non è più modificabile una volta chiusi i termini per le iscrizioni.
Sono un ITP entrato con concorso PNRR senza CFU. Dovrò fare 36 CFU. Quando inizieranno i corsi e quanto tempo dureranno?
Confermo che dovrai seguire un percorso abilitante da 36 CFU. I tempi di avvio dipendono dal decreto di attivazione del secondo ciclo, che è ancora atteso. L’intenzione è di bandire contemporaneamente i percorsi per i vincitori di concorso e quelli standard da 60 CFU, oltre ai percorsi da 30 CFU per chi ha tre anni di servizio. Per quanto riguarda la durata, il Ministero ha richiesto agli atenei di concludere i percorsi entro il 30 giugno 2025.
È possibile che un’università accreditata da oltre un anno non abbia ancora attivato i percorsi abilitanti da 60 CFU?
Sì, alcuni atenei, pur avendo ottenuto gli accreditamenti, non hanno attivato i percorsi del primo ciclo, ritenendosi non ancora pronti. Si tratta comunque di casi rari. L’intenzione di questi atenei è attivare i percorsi per il secondo ciclo. Il consiglio è di consultare il sito web del proprio ateneo per aggiornamenti.
Chi è in graduatoria PNRR uno, pubblicata dopo il 10 dicembre, ma senza supplenza, può svolgere il percorso abilitante e a settembre fare l’anno di prova?
Sì, è possibile svolgere il percorso abilitante. Tuttavia, senza una nomina finalizzata al ruolo, non si accede direttamente come vincitore di concorso, ma è necessario superare una selezione. In questo modo, sarà possibile abilitarsi prima del 1° settembre e firmare un contratto a tempo indeterminato per iniziare l’anno di prova.
Le Università sono obbligate a svolgere i percorsi in modalità mista o possono richiedere la frequenza in presenza?
Il Decreto Legislativo 59/2017, modificato da normative successive, prevede che fino al 50% delle attività possa essere svolto in modalità telematica. Tuttavia, le università hanno autonomia organizzativa e possono decidere di ridurre questa percentuale. Per il primo ciclo, molti atenei hanno erogato metà dei corsi online, soprattutto per le discipline trasversali, frequentate da centinaia di corsisti. Le didattiche disciplinari, invece, coinvolgono un numero più ridotto di studenti e possono essere gestite diversamente.
L’accesso ai corsi abilitanti per i vincitori di concorso è soggetto a selezione o è diretto?
L’accesso per i vincitori di concorso è diretto. Il numero chiuso riguarda solo chi non è vincitore di concorso.
Quando sarà possibile sfruttare una seconda abilitazione per l’inserimento in prima fascia? Posso già usarla per un’assegnazione provvisoria?
Chi ha conseguito un’abilitazione potrà inserirsi negli elenchi aggiuntivi alla prima fascia, che apriranno probabilmente in primavera 2025, come previsto dall’Ordinanza Ministeriale 88/2024. Gli abilitati saranno in coda alla prima fascia, mentre nel 2026, con la riapertura generale delle GPS, ci si potrà inserire in prima fascia a pettine. Per quanto riguarda l’assegnazione provvisoria, se si possiedono i requisiti, è possibile sfruttare l’abilitazione.
I 24 CFU valgono ancora?
I 24 CFU facevano parte del precedente sistema di reclutamento. La fase transitoria che consentiva di usarli per i concorsi si concluderà il 31 dicembre 2024. Tuttavia, possono essere riconosciuti all’interno dei percorsi abilitanti da 60 CFU, come previsto dall’articolo 8 del DPCM.
I percorsi abilitanti termineranno prima della scadenza dei contratti per i vincitori di concorso?
Sì, il Ministero ha chiesto agli atenei di concludere i percorsi abilitanti entro il 30 giugno 2025, in modo che i vincitori possano trasformare il contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato entro l’inizio dell’anno scolastico 2025/2026.
Per quanto riguarda i tre anni di servizio sul sostegno, a partire da quale anno scolastico devono essere conteggiati?
Devono essere svolti negli ultimi cinque anni. Tuttavia, c’è sempre il dubbio se l’anno in corso possa essere conteggiato. Allo stato attuale, l’anno in corso non si può considerare perché non si fa in tempo a maturare l’annualità completa. In primavera, però, molti docenti avranno già maturato l’annualità, e in quel caso, l’anno in corso potrebbe rientrare tra i cinque. Bisognerà attendere indicazioni definitive.
L’attuale normativa prevede uno o due percorsi abilitanti per ogni anno accademico?
L’intenzione è quella di avere percorsi di formazione iniziale annuali, come accade per il TFA sostegno, con ogni ciclo che si svolge all’interno di un anno accademico. Purtroppo, questo non è stato possibile per i primi due cicli. Il ciclo 2023/2024 si è di fatto sovrapposto al 2024/2025. Tuttavia, l’obiettivo resta quello di organizzare un percorso abilitante per ogni anno accademico.
Il percorso per un vincitore di concorso PNRR con tre anni di servizio sarà da 30 CFU?
Sì, confermo. Se i tre anni di servizio sono stati utilizzati per l’accesso al concorso e sono stati svolti in scuole statali, con almeno un’annualità specifica per la classe di concorso, allora si avrà diritto al percorso da 30 CFU.
Un ITP vincitore di concorso senza i 24 CFU deve seguire un percorso abilitante da 36 CFU?
Sì, confermo che il percorso abilitante da seguire è da 36 CFU.
Chi si è abilitato dopo l’iscrizione al concorso con i 24 CFU e ha vinto in un’altra classe di concorso può seguire un percorso da 30 CFU anche se mancano 3 CFU?
Non abbiamo ancora una risposta ufficiale a questi casi specifici. Nel primo ciclo si è verificato un problema simile per alcuni docenti che, già abilitati o specializzati sul sostegno, avevano seguito percorsi da 30 CFU. Successivamente, questi docenti si sono ritrovati vincitori di concorso e si è posto il problema se il percorso da 30 CFU fosse valido per soddisfare i requisiti richiesti.
Nonostante la mancanza di un chiarimento ufficiale, il Ministero ha risposto positivamente ai sindacati, accettando i percorsi da 30 CFU. Analogamente, si può supporre che anche in questo caso un percorso differente possa essere ritenuto valido, dato che il titolo conseguito è comunque lo stesso. Tuttavia, resta necessario attendere indicazioni ministeriali.
Se si supera un concorso e si consegue l’abilitazione nel 2024, questo sarà considerato un anno di prova?
Dipende dalla tipologia di contratto. Se si firma un contratto a tempo determinato finalizzato al ruolo, l’anno di prova non si svolgerà quest’anno ma inizierà nell’anno successivo, con la firma del contratto a tempo indeterminato. Se invece il contratto a tempo indeterminato viene firmato subito, perché l’abilitazione è stata conseguita prima della presa di servizio, allora l’anno di prova sarà svolto quest’anno.
Nel prossimo percorso abilitante ci saranno classi di concorso accorpate?
Sì, molti atenei hanno richiesto l’accreditamento per le classi di concorso accorpate. Entro il 12 dicembre, gli atenei hanno caricato sulla piattaforma ministeriale le richieste per attivare percorsi relativi a diverse classi di concorso nel secondo ciclo. Tuttavia, dipende dai singoli atenei, perché non tutti hanno personale sufficiente per attivare percorsi su ogni classe di concorso. Si consiglia di controllare i siti web degli atenei di interesse per verificare quali classi di concorso sono accreditate o in fase di accreditamento.
Con un contratto GPS da 10 ore, è possibile accettare un’altra convocazione per un posto da 18 ore, prendendo solo 8 ore?
Non c’è più l’obbligo di suddividere l’orario di lavoro, come previsto dalle ordinanze ministeriali precedenti. Pertanto, la scuola potrebbe negare la possibilità di spezzare il contratto. Tuttavia, in alcuni casi, soprattutto quando c’è difficoltà nel coprire tutte le ore, le scuole potrebbero decidere comunque di suddividere le ore.
Un vincitore di concorso ITP con solo diploma, senza abilitazione e senza anni di servizio, deve seguire un percorso da 60 CFU o 36 CFU?
Come già confermato, il percorso da seguire è quello da 36 CFU.
La matricola per i corsi singoli è considerata temporanea o rientra nel conteggio delle due matricole massime consentite per anno accademico?
L’iscrizione ai corsi singoli comporta l’assegnazione di una matricola, necessaria dal punto di vista amministrativo. Tuttavia, non si acquisisce lo status di studente, e per questo motivo è possibile iscriversi contemporaneamente a un altro percorso universitario, come lauree, master o corsi abilitanti. Questo era possibile anche prima dell’entrata in vigore della legge del 2022 che consente la doppia iscrizione a percorsi universitari, purché almeno uno dei due non preveda obbligo di frequenza.
Chi risulta in graduatoria pubblicata dopo il 10 dicembre e non ha un contratto, deve aspettare settembre per firmare un contratto a tempo determinato e seguire il corso?
Sì, per quanto riguarda la presa di servizio, bisognerà attendere il 1° settembre, perché le graduatorie di merito pubblicate dopo il 10 dicembre non consentono immissioni in ruolo prima di quella data. Tuttavia, è possibile che nel frattempo si riesca a svolgere supplenze, se si viene convocati o si ottiene un incarico tramite interpello.
Per il percorso abilitante, è possibile provare ad accedere al secondo ciclo con selezione, dato che il contratto finalizzato al ruolo non è ancora stato firmato. In questo modo, il 1° settembre, anziché firmare un contratto di supplenza, si potrebbe firmare direttamente un contratto a tempo indeterminato, essendo già abilitati, e svolgere contemporaneamente l’anno di prova.
Chi partecipa al percorso da 60 CFU a.a. 2024/25 riuscirà a inserirsi negli elenchi aggiuntivi?
Probabilmente sì. Solitamente, l’iscrizione agli elenchi aggiuntivi è consentita con riserva, purché il titolo sia conseguito entro il 30 giugno. Considerando che il Ministero ha chiesto di concludere il secondo ciclo di percorsi abilitanti entro il 30 giugno 2025, si dovrebbe rientrare nei tempi previsti.
È possibile iscriversi ai percorsi abilitanti in due atenei diversi?
Non è possibile iscriversi a due percorsi abilitanti contemporaneamente, poiché entrambi richiedono obbligo di frequenza. Tuttavia, è possibile iscriversi a un percorso abilitante e contemporaneamente a un altro percorso universitario che non preveda obbligo di frequenza.
Per quanto riguarda le selezioni, nel primo ciclo il decreto ministeriale 621/2024 prevedeva la possibilità di iscriversi solo in un ateneo per la stessa classe di concorso. Per il secondo ciclo, bisognerà attendere il decreto ministeriale per verificare se questa regola verrà confermata.
Il TFA Indire può includere chi ha completato la terza annualità in questo anno scolastico?
Dipende dalla data di pubblicazione del decreto. Bisogna distinguere i percorsi di specializzazione (TFA sostegno) dai percorsi di specializzazione organizzati dall’Indire. Per questi ultimi, il conteggio della terza annualità sarà determinato dal decreto ministeriale.
Un docente di ruolo abilitato può partecipare ai corsi Indire per specializzarsi sul sostegno?
Il requisito è avere tre annualità di servizio sul sostegno nello stesso grado, svolte negli ultimi cinque anni.
Quest’anno le assunzioni finalizzate al ruolo ex articolo 59 saranno sempre sui residui dei posti del concorso PNRR?
Sì, assolutamente. Queste assunzioni sono straordinarie e vengono effettuate solo in coda a quelle ordinarie. Avverranno esclusivamente se rimarranno posti liberi e vacanti dopo tutte le immissioni in ruolo da concorso e solo se tutte le graduatorie di merito concorsuali saranno esaurite.
Essendo iscritti ai percorsi Indire, ci si potrebbe inserire in prima fascia GPS con riserva?
No, difficilmente si farà in tempo. Probabilmente il decreto verrà pubblicato in primavera, periodo in cui inizieranno le iscrizioni, simile a quanto avviene per il TFA sostegno. Tuttavia, il percorso indire si svolgerà nei mesi successivi, quindi non sarà concluso in tempo per consentire l’inserimento negli elenchi aggiuntivi della prima fascia. Senza un decreto che definisca le tempistiche precise, la risposta resta ipotetica, ma tenderei a pensare che non sarà possibile.
Chi ha vinto un concorso e preso servizio a ottobre 2024 con contratto a tempo determinato ed è in aspettativa, deve svolgere i percorsi da 36 CFU entro il 2025?
È una questione su cui aspettiamo chiarimenti. Ci sono situazioni in cui docenti che hanno firmato una nomina finalizzata al ruolo si trovano in aspettativa, in congedo o in maternità e non stanno lavorando in questo momento. La domanda è se debbano frequentare necessariamente il percorso abilitante quest’anno o se possano farlo l’anno prossimo.
In passato, in situazioni analoghe, come per i docenti assunti da GPS sostegno o con lo straordinario BIS, il contratto finalizzato al ruolo è stato prorogato. È probabile che anche in questo caso si preveda una possibilità simile, altrimenti si negherebbe un diritto. Tuttavia, su questo punto non ci sono ancora indicazioni ufficiali da parte del Ministero.
Come si calcola il punteggio per gli elenchi aggiuntivi? Vengono utilizzati i punteggi della seconda fascia?
No, per gli elenchi aggiuntivi si utilizzano le tabelle della prima fascia. Per primaria e infanzia si fa riferimento alla Tabella 1 allegata all’Ordinanza Ministeriale 88/2024, mentre per la secondaria si utilizza la Tabella 3.
Il calcolo è differente rispetto a quello della seconda fascia, perché il titolo di accesso non è più la laurea, ma l’abilitazione. Per quanto riguarda i titoli culturali, ci sono alcune differenze, anche se sono per lo più simili. Bisogna dichiarare il titolo di abilitazione, che determina il punteggio di accesso, e inserire nuovamente i titoli culturali e di servizio. I titoli di servizio dovrebbero essere già presenti per chi era precedentemente inserito, mentre i titoli culturali devono essere dichiarati nuovamente. Vale solo ciò che è stato conseguito entro il 20 giugno 2024.
Il TFA indire sarà attivato solo quest’anno o anche l’anno prossimo?
Dipenderà da quanto stabilirà il decreto ministeriale.
Essendo iscritti a un percorso CLIL, a corsi singoli e a una laurea magistrale, si superano le due matricole massime consentite?
In questo caso le matricole sarebbero tre, ma l’iscrizione a un corso singolo non conferisce lo status di studente. Di conseguenza, non ci sono problemi di compatibilità. Se il percorso CLIL è un perfezionamento senza obbligo di frequenza, non ci saranno conflitti con la laurea magistrale e si potrà frequentare entrambi.
La selezione per il decimo ciclo TFA sostegno e i percorsi indire si sovrapporranno o ci sarà una doppia possibilità?
Probabilmente ci sarà una doppia possibilità. Chi ha i requisiti per partecipare a una selezione potrà partecipare anche all’altra, a meno che il Ministero non introduca incompatibilità, cosa che al momento non è prevista.
Per chi ha vinto il concorso e preso servizio nel 2024, esiste la possibilità di frequentare percorsi abilitanti completamente online?
No, i percorsi da 36 CFU non possono essere svolti totalmente online. Questo perché i tirocini, sia diretto che indiretto, devono essere svolti in presenza. Inoltre, il Decreto Legislativo 59/2017 prevede che almeno il 50% dei corsi sia erogato in presenza.
Quando inizieranno i percorsi da 60 CFU?
Tutto dipende dall’arrivo degli accreditamenti ANVUR e del decreto ministeriale. Al momento non ci sono indicazioni precise sulle tempistiche. È fondamentale che si parta il prima possibile, considerando che i percorsi devono concludersi entro il 30 giugno 2025.
Inoltre, poiché le lezioni scolastiche terminano intorno al 7 giugno, il tirocinio diretto, che prevede 180 ore per chi frequenta l’intero percorso da 60 CFU, non può andare oltre questa data. Il ritardo nella pubblicazione del decreto potrebbe creare difficoltà simili a quelle già riscontrate nel primo ciclo. Speriamo che per il secondo ciclo il problema sia più limitato.
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