Percorsi abilitanti 60, 30 e 36 CFU: quanto valgono i 24 CFU, iscrizione con riserva nelle GPS, voto di laurea e servizio, cosa conta. RISPOSTE AI QUESITI

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Pubblicati i decreti attuativi dei percorsi abilitanti. Per fare il punto della situazione, la redazione di Orizzonte Scuola ha organizzato una puntata di Question Time, la rubrica di consulenza in onda sui nostri canali social. Ecco le risposte date ai nostri lettori durante l’incontro realizzato mercoledì 24 aprile alle 14:30.

Risponde Sonia Cannas

Cambiano i punteggi a seconda del percorso abilitante?

Non so cosa intenda per punteggi a seconda del percorso abilitante, nel senso che ci sono due tabelle diverse a seconda che si possa accedere alla riserva, in quel caso bisogna guardare l’allegato A del decreto 620, mentre invece se non si hanno i tre anni di servizio non si può ambire ad accedere alla riserva e quindi la tabella di selezione sarà quella generale che si trova nell’allegato B del decreto 621. Quindi, per farsi i calcoli e capire quale sarà il proprio punteggio, basta guardare le tabelle, sono abbastanza chiare e quindi si può capire quale può essere il proprio punteggio. Saranno due graduatorie differenti, una per chi concorre per la riserva e l’altra invece per tutti gli altri.

Ma quando avranno inizio?

Questa è una bella domanda. Questi decreti stabiliscono l’avvio dei percorsi abilitanti per questo anno accademico, 2023-2024. Tuttavia i tempi sono un po’ ristretti. Posso semplicemente dirvi che a livello di Ateneo sono arrivate informalmente delle comunicazioni da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca per spingere per partire comunque in questo anno accademico. Tuttavia, 30 CFU per questo anno accademico non si riuscirebbero a concludere. La prima fase sarà quella in cui le università si dovranno organizzare per pubblicare i bandi,  supponendo che riescano a pubblicarli in tempi molto celeri, supponiamo anche fine aprile, i tempi di realizzazione del percorso saranno più lunghi.

Potete spiegarmi cosa faranno con la B019 per quanto riguarda i percorsi abilitanti da 30 CFU perché c’è appunto la questione riguardante se alcune classi di concorso che mancano?

Sì, allora anche qua noi sappiamo anche da quanto è stato detto nell’incontro con i sindacati già a fine febbraio che saranno garantite comunque tutte le classi di concorso quindi dovrebbe essere prevista una qualche integrazione che evidentemente se la classe di concorso B019 adesso non ricordo però se appunto non è presente nell’elenco delle classi di concorso che abbiamo nell’allegato A evidentemente ci sarà una successiva integrazione.

Ci si può iscrivere a due percorsi abilitanti contemporaneamente su delle classi di concorso diverse ma di stesso grado?

No, non è possibile in virtù del fatto che non è possibile iscriversi a due percorsi che hanno entrambi l’obbligo di frequenza. Questa è una norma generale che abbiamo avuto in seguito alla legge 33 del 2022 che ha superato il vecchio regio decreto 1592 del 1933 che vietava qualsiasi contemporanea iscrizione a due percorsi universitari. Oggi si può, purché però almeno uno dei due non abbia obbligo di frequenza. Percorsi abilitanti invece hanno obbligo di frequenza e quindi non è possibile iscriversi contemporaneamente su due classi di concorso anche se fossero di diverso grado. Anche se fosse possibile in realtà comunque a lato pratico non lo sarebbe perché essendo dei percorsi particolarmente impegnativi e con un obbligo di frequenza anche alto di fatto poi diventerebbe impraticabile affrontarli entrambi contemporaneamente.

Ma è possibile fare richiesta per una classe di concorso di università A e in una diversa classe di concorso di università B per poi eventualmente decidere?

L’unico vincolo che pone il decreto su questo è l’impossibilità di partecipare in più atenei per la stessa classe di concorso quindi invece per classi di concorso diverse evidentemente è possibile. Se poi si riuscisse a superare le selezioni entrambe, cioè a rientrare nel numero dei posti banditi, allora eventualmente si potrà scegliere in quale dei due percorsi effettuare l’immatricolazione.

Chi sta svolgendo il terzo anno di servizio e ha già i 180 giorni, può iscriversi ai 30 CFU? Avrà più possibilità di entrare nei 30 CFU o nei 60 CFU?

Il decreto non pone vincoli o meglio non specifica limiti sulle annualità scolastiche, se non che nei tre anni devono essere svolti negli ultimi cinque anni. Non essendo specificato nessun anno scolastico, a mio avviso l’anno in corso è valido, quindi coloro che hanno già maturato l’annualità possono indicarla e in quel caso si può accedere a un percorso abilitante ridotto a 30 CFU. Chi ha i tre anni di servizio può cercare di accedere alla riserva dei posti. Purtroppo, il decreto, un po’ come il TFA sostegno, non specifica bene che cosa si può fare materialmente nel caso in cui non si riesca ad accedere alla riserva. Per il TFA sostegno abbiamo avuto dei chiarimenti successivi; immagino che arriveranno anche stavolta. La ratio della riserva è quella di creare dei posti riservati che non precludono però l’accesso anche agli altri posti.

Per chi si sta abilitando adesso su classi di concorso che sono state accorpate, come funziona?

Questo punto è stato ben chiarito dal decreto. È specificato all’articolo 4.4 che per le classi di concorso che hanno avuto un accorpamento, ci sarà la possibilità di abilitarsi anche nella nuova classe di concorso dell’aggregazione. Quindi sarà un’abilitazione che varrà non solo nella specifica classe di concorso a cui si accede ma anche a quella accorpata. Queste le classi di concorso accorpate

Un iscritto al nono ciclo TFA sostegno da soprannumerario, può partecipare ai percorsi abilitanti?

In generale non è possibile, e quindi avendo l’obbligo di frequenza sia il TFA sostegno sia i percorsi abilitanti, non sarà possibile iscriversi ad entrambi. C’è solo un’eccezione prevista dal decreto per coloro che stanno facendo l’ottavo ciclo, che immagino sia stata inserita perché l’ottavo ciclo è in fase di chiusura e quindi per magari pochi giorni di tempo hanno preferito consentire questa contemporanea iscrizione, ma solo per l’ottavo ciclo.

Considerando che il concorso TER non si sa quando terminerà e i percorsi abilitanti non si sa quando inizieranno, come ci si muove ai fini della riserva?

In generale, consiglio sempre di provare comunque tutte le strade che si prospettano perché, non sapendo quali possono essere alla fine le possibilità e visto che il concorso non è terminato, anche quando terminerà bisognerà comunque attendere la pubblicazione della graduatoria di merito per sapere se si rientrerà tra i vincitori. Solo i vincitori avranno la possibilità poi di abilitarsi direttamente con percorsi abilitanti a cui accederanno di diritto. Nell’attesa, consiglierei di provare tutte le strade.

I percorsi si concluderanno in tempo per le GPS? È confermata  la scadenza dei 24 CFU al 31 dicembre 2024?

Si può continuare ad accedere ai concorsi anche con i 24 CFU fino al 31 dicembre 2024, questo è già stabilito nella legge 79 del 2022. Quindi, anche il prossimo concorso il cui bando è previsto per la fine del 2024, si potrà accedere anche con i soli 24 CFU.

Per quanto riguarda le GPS, con questi percorsi che si bandiranno adesso non ci sono i tempi per concludere entro il 30 giugno. Teoricamente, ci si potrebbe iscrivere con riserva se si riuscisse a immatricolarsi comunque prima della chiusura delle GPS, però dubito fortemente che si riesca a concludere il percorso abilitante entro il 30 giugno, concludere il percorso e poi sostenere anche le prove finali.

Cosa si intende per criterio di selezione per titoli: risulterà determinante anche il voto di laurea?

Sì, ci sono delle tabelle che elencano tutti i titoli valutabili compresi i titoli di servizio. Tra questi c’è anche il voto di laurea, si può raggiungere fino a un massimo di 17 punti per il 110 LODE nel percorso standard da 60 CFU. Contano poi vari titoli, come il dottorato, master, certificazioni C1 e C2, e titoli di servizio fino a un massimo di 6 punti.

A cosa serve la quota di riserva (45%)? 

La riserva serve per avere più possibilità di accedere, cioè se sono banditi supponiamo 100 posti, 45 sono riservati a coloro che hanno tre anni di servizio (con i requisiti richiesti), quindi una grossa fetta di posti sarà per coloro che hanno tre anni di servizio e quindi questa categoria ha una priorità nell’accesso rispetto a tutti gli altri.

In realtà poi per quanto riguarda l’iscrizione ai corsi, non abbiamo una distribuzione dei posti diversificata per i diversi percorsi abilitanti, quindi di conseguenza il percorso è unico, è quello da 60 CFU, in cui poi coloro che riescono a iscriversi potranno chiedere di avere una carriera abbreviata a seconda della propria situazione.

Selezione per l’accesso ai corsi abilitanti: vi è una sezione delle tabelle dei titoli  (allegato A al dm n. 620) dove si attribuiscono due punti ai candidati che non riescono ad entrare quest’anno e che potranno farli valere in futuro. Puoi spiegare?

Sì, ho capito la domanda. Effettivamente, ho precisato che per quest’anno accademico la selezione sarà per titoli ,perché è quello che c’è scritto nel decreto. Questo non preclude che nei prossimi anni possano essere introdotte prove di ingresso, ma per ora non è stato definito, quindi non lo sappiamo. È vero che nella tabella si menzionano questi due punti per chi non entra, il che potrebbe far pensare che si voglia mantenere una certa continuità nella modalità di selezione. Tuttavia, è anche possibile che in futuro si introduca un ulteriore tipo di selezione che non sostituisca ma si aggiunga alla valutazione per titoli, come accade per il TFA Sostegno, che include prove preselettive e scritte.

Le università telematiche attiveranno i percorsi abilitanti?

Sì, le università telematiche saranno coinvolte nei percorsi abilitanti. È possibile consultare l’allegato A al decreto ministeriale 621, dove si trova l’elenco dei posti per classe di concorso e per ateneo, inclusi gli atenei telematici.

È importante notare, tuttavia, che anche se sono università telematiche, devono aderire alle regolazioni stabilite nel DPCM e nel decreto 621, che specificano che solo fino al massimo del 50% delle attività può essere svolto in modalità telematica. I laboratori e i tirocini devono comunque essere svolti in presenza, quindi anche le università telematiche dovranno seguire queste regole.

Perché chi deve fare il percorso da 60 CFU completando solo 36 CFU, deve pagare l’intero percorso da 60 CFU?

Se devi completare solo 36 CFU grazie al riconoscimento dei 24 CFU, chiaramente non devi completare un percorso da 60 CFU. Per quanto riguarda i costi, purtroppo, queste sono le disposizioni del Ministero. C’è un tetto massimo per i costi, ma ogni ateneo ha la libertà di stabilire i costi effettivi e potrebbe anche decidere di ridurli proporzionalmente in base al numero dei crediti effettivi da acquisire. Alcuni atenei potrebbero anche offrire sconti basati sull’ISE o altre iniziative simili, quindi ti consiglio di controllare direttamente con l’ateneo in cui intendi iscriverti per ottenere dettagli più specifici e vedere se ci sono opportunità di riduzione dei costi.

Media ponderata (allegato B): come verrà calcolata per le lauree vecchio ordinamento?

Le lauree del vecchio ordinamento non richiedono il calcolo della media ponderata per questi scopi, perché il concetto di media ponderata si applica solo agli studenti attualmente iscritti a una laurea magistrale, che non hanno completato gli studi e non hanno un voto di laurea. Chi ha completato una laurea vecchio ordinamento ha già un voto finale di laurea, che può essere utilizzato nelle tabelle di valutazione dei titoli dove necessario. Dal servizio ai diplomi fino ai dottorati e alle certificazioni linguistiche. TABELLE

La riserva del 5% è esclusiva per chi sta lavorando presso una scuola regionale, ma cosa significa?

Questa riserva del 5% è una sottocategoria all’interno della riserva più ampia del 45% dei posti riservati ai triennalisti. In particolare, questo 5% è dedicato a coloro che detengono contratti di docenza nell’ambito dell’istruzione e formazione professionale (IFP). Il decreto non specifica chiaramente i criteri di ammissibilità per questa quota riservata, come la data di scadenza del contratto o se un contratto in scadenza al momento del bando è sufficiente per accedere a questa riserva. È un punto che richiede maggiori chiarimenti per determinare chi esattamente ha diritto a questa quota riservata del 5%.

Perché ci si può iscrivere a un solo Ateneo?

È una decisione ministeriale, probabilmente adottata per una gestione più organizzata dal punto di vista logistico. Da docente universitario, posso dire che gestire gli scorrimenti dalle graduatorie è complesso, specialmente se gli iscritti possono rinunciare, causando scorrimenti successivi. Questo può complicare la gestione dell’obbligo di frequenza, dato che il percorso potrebbe essere già iniziato. È un problema comune anche nei corsi di laurea, quindi immagino che questa possa essere la ragione dietro la decisione.

Si pagherà una tassa per partecipare alle procedure di selezione per i corsi?

Immagino di sì, come è avvenuto in passato per il TFA e la SSIS. Le procedure di selezione di solito richiedono il pagamento di un contributo per il lavoro amministrativo.

Cosa faremo in futuro per abilitarci se non si rientra adesso?

Chi non riesce ad abilitarsi in questo ciclo può provare nei cicli degli anni successivi. Per quanto riguarda i concorsi, ci sarà un altro concorso alla fine del 2024, al quale si potrà accedere ancora con i 24 CFU. Dal 2025, i requisiti di accesso cambieranno; si potrà accedere solo con l’abilitazione o con tre anni di servizio, di cui almeno un’annualità specifica svolta nelle scuole statali nei cinque anni precedenti alla pubblicazione del bando.

Chi ha i 24 CFU accede al percorso abilitante da 36 CFU anche senza aver vinto il concorso?

Sì, è possibile accedere a un percorso abilitante anche senza aver partecipato al concorso. I percorsi abilitanti non sono esclusivamente per i vincitori di concorso privi di abilitazione; esistono anche percorsi abilitanti indipendenti dal concorso, attraverso i quali si può ottenere solamente l’abilitazione. Quindi, chi possiede 24 CFU può iscriversi a un percorso ridotto a 36 CFU, a prescindere dalla partecipazione al concorso.

La validità delle abilitazioni estere verrà riconosciuta e verranno attribuiti 24 punti come per chi si sta abilitando in Italia?

La validità delle abilitazioni estere dipende dalla loro riconoscibilità in Italia. Se l’abilitazione estera viene riconosciuta, presumo che si riferisca al punteggio aggiuntivo nella prima fascia delle GPS. Bisogna verificare se e come l’abilitazione estera è accettata per ottenere il riconoscimento equivalente a quello italiano.

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