Perché un dipendente pubblico deve avere la liquidazione dopo 5 anni dal pensionamento e uno privato dopo 45 giorni? Anief chiede al Parlamento di intervenire

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La riforma in atto sul pagamento delle liquidazioni, da assegnare ai dipendenti statali, non sembra migliorare più di tanto la situazione penalizzante: “i dipendenti pubblici continuerebbero a ricevere la liquidazione a pezzi, con attese comunque molto più ampie rispetto a quelle che si verificano nel privato”, annuncia la stampa specializzata.

Anief non ci sta: non è possibile che un dipendente pubblico attenda “più di 5 anni prima di ricevere quanto gli spetta contro i 45 giorni del privato”.

Il sindacato ritiene che il Trattamento di fine servizio debba prevedere gli stessi tempi, sia nel pubblico che nel privato. “Come Anief – dice il suo presidente nazionale Marcello Pacifico – chiediamo al Parlamento di rispondere prontamente alla sentenza della Consulta (n. 130/23) che ha dichiarato illegittima la dilazione del TFS dopo la pensione e di adeguare le norme del pubblico al privato, anche sulla mancata trattenuta della quota del 2,5% a carico delle buste paghe dei lavoratori in regine di TFR, quindi assunti dopo il 1999”.

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