Perché promuovere la pratica musicale? Sviluppa la dimensione pratico-operativa ed estetico-emotiva. INTERVISTA alla DS Valeria La Paglia. Scarica regolamento indirizzo musicale aggiornato alla recente normativa

I benefici dell’educazione musicale sono immensi per gli studenti. La musica ha un impatto positivo sul rendimento scolastico, aiuta a sviluppare abilità sociali e fornisce un importante supporto pedagogico alla creatività che è fondamentale per lo sviluppo di un bambino e di un ragazzo. L’educazione musicale migliora e sviluppa, inoltre, le abilità linguistiche e stimola l’attività celebrale. I benefici mentali dell’educazione musicale sono estremamente vantaggiosi per gli studenti; tuttavia, i benefici sociali sono altrettanto meravigliosi! L’educazione musicale richiede lavoro di squadra e collaborazione . Mentre suonano gli strumenti insieme, gli studenti sviluppano capacità di ascolto.
Devono ascoltare gli altri per valutare meglio i livelli di volume, l’implementazione delle dinamiche e molto altro ancora. Il lavoro di squadra e la collaborazione sono richiesti anche quando si completano compiti musicali semplici come la notazione ritmica e melodica. Gli studenti imparano rapidamente a valutare le opinioni e le idee degli altri e a combinare in modo efficiente quei pensieri per completare le consegne. Oltre al lavoro di squadra, l’educazione musicale crea amicizie e relazioni durature. Gli studenti coinvolti in una band o in un coro si legano al loro amore e al loro piacere per la musica. Condividono momenti emozionanti insieme attraverso la musica, aiutano a sviluppare le capacità reciproche e diventano un sistema di supporto reciproco. Le scuole che riescono a creare percorsi virtuosi di questo tipo sono istituti in grado di offrire una migliore qualità dell’educazione e un più adeguato percorso formativo. Adeguato alle esigenze degli alunni che guardano alla scuola con un rinnovato interesse metodologico e pedagogico.
La sperimentazione di culture diverse
L’educazione musicale offre agli studenti l’opportunità di sperimentare culture diverse. Nella prima educazione musicale, l’uso di canzoni e giochi di altri paesi è estremamente diffuso. Gli studenti imparano come giocano gli altri bambini e confrontano questa conoscenza con la propria vita. Inoltre, gli studenti sviluppano una comprensione delle altre culture, che porta a una bella accettazione degli altri. Gli studenti si rendono conto che riconoscere le differenze è positivo e crea un maggiore rispetto per gli altri.
Altri vantaggi dell’educazione musicale
L’educazione musicale promuove una migliore coordinazione. I musicisti devono essere multitasking! Devono fare più cose contemporaneamente, il che migliora la coordinazione e sviluppa ulteriormente il cervello. Gli studenti musicisti devono leggere la musica, interpretarla e suonare il loro strumento. Questi passaggi vengono ripetuti continuamente durante qualsiasi esecuzione di un brano musicale.
L’etica del lavoro e la musica a scuola
L’educazione musicale favorisce una maggiore etica del lavoro e disciplina negli alunni. Gli studenti dell’indirizzo musicale imparano fin dalla tenera età che il duro lavoro, la determinazione e una mentalità positiva sono tutto ciò di cui hai bisogno per avere successo, ma con queste caratteristiche è necessaria una pratica continua. Gli studenti imparano che migliorare le abilità musicali non è facile, poiché richiede studio e pratica. Attraverso questo, gli studenti acquisiscono un concetto più ampio di etica del lavoro e imparano a disciplinarsi per raggiungere gli obiettivi. L’etica e la disciplina del lavoro sono fattori enormi dell’educazione musicale ed è importante notare che queste abilità di vita avranno un impatto positivo su uno studente quando entra nel mondo del lavoro, completa compiti, ecc.
Il sollievo dallo stress
Poiché l’educazione musicale è uno sbocco per la creatività, può essere una fonte di sollievo dallo stress. L’educazione musicale offre agli studenti la possibilità di eccellere con meno limiti e maggiori possibilità. Dà anche agli studenti qualcosa da aspettarsi durante la giornata scolastica incidendo direttamente sul coinvolgimento degli studenti a scuola.
Il beneficio finale dell’educazione musicale
Il beneficio finale dell’educazione musicale può essere uno dei vantaggi più importanti. La musica trascende i limiti del linguaggio. La musica non ha barriere linguistiche. È qualcosa che unisce le persone indipendentemente dall’etnia o dal background. La musica trascende le barriere scolastiche.
L’istituto Comprensivo “Renato Guttuso”, l’indirizzo musicale e gli strumenti: violino, pianoforte, flauto traverso e saxofono
Nasce a Villagrazia di Carini il primo indirizzo musicale nella storia del territorio; anche se, la Città, dispone già (per strumenti diversi) di un altro istituto scolastico ad indirizzo musicale. L’Istituto Comprensivo “Renato Guttuso” è, di fatto, l’unico Istituto scolastico sul territorio di Villagrazia di Carini e gestisce, dal punto di vista educativo, un ampio bacino di utenza. In tal senso la scuola rappresenta un presidio socio-culturale di grande rilevanza e costituisce il motore propulsivo per la creazione di strumenti aggregativi che possano contribuire a rafforzare nei ragazzi il senso di appartenenza alla comunità. L’Istituzione Scolastica “Renato Guttuso” di Villagrazia di Carini è rivolta a proiettare le proprie risorse strutturali, umane e strumentali verso la realizzazione di attività formative, da svolgere anche in ore pomeridiane, con l’intento di offrire, nell’ambito dello sviluppo e della crescita dell’individuo, occasioni irrepetibili di socializzazione, di potenziamento di doti innate, di orientamento verso studi specifici con possibili sbocchi professionali. “Da queste considerazioni e da questa azione propulsiva – sottolinea il Dirigente Scolastico prof.ssa Valeria La Paglia – è nato il desiderio di offrire all’utenza e al territorio un ulteriore arricchimento dell’offerta formativa, con l’attivazione dei percorsi ad indirizzo musicale nella scuola secondaria di I grado per lo studio degli strumenti violino, pianoforte, flauto traverso e saxofono”. Si tratta, indubbiamente, di un successo per l’istituzione scolastica di grande impatto culturale, sociale, pedagogico e, più in generale, formativo. Uno di quei traguardi che rappresentano e fanno la differenza nelle scuole. Scuole nelle quali il miglioramento delle performance educative e formative sono e fanno la discriminante. Per meglio contribuire al dibattito sul tema e per contribuire ad una migliore replicabilità delle azioni educative e formative, abbiamo voluto intervistare il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo “Renato Guttuso” di Carini prof.ssa Valeria La Paglia. Un dirigente che, in questi quattro anni di guida autorevole, ha contribuito, in maniera decisiva, a definire una migliore vision e una più incisiva mission dell’istituto. Nell’ottica di fornire, al territorio un istituto competitivo e di grande qualità.
Dirigente La Paglia, a quali richieste risponde l’attivazione dei percorsi ad indirizzo musicale?
«La cultura musicale è insita nella mission del nostro Istituto, nell’ottica del benessere e dei corretti stili di vita; la scuola possiede, infatti, numerosi strumenti musicali ed ha attivato, nel tempo, progetti a connotazione musicale avvalendosi delle professionalità già in servizio nell’Istituto, che conta, nell’organico, la presenza di docenti con alte competenze musicali; inoltre per l’espletamento dei progetti la scuola ha fornito agli alunni gli strumenti musicali con contratti di comodato d’uso favorendo la pratica musicale in tutti i segmenti. L’attivazione dei percorsi ad indirizzo musicale risponde alle numerose richieste pervenute da parte delle famiglie degli alunni iscritti in questo Istituto, e incontra il favore della giunta comunale che con proprie deliberazioni ha condiviso l’attivazione dell’indirizzo di studio riconoscendone la valenza educativa quale azione capace di coinvolgere i giovani come autentici protagonisti della crescita della comunità».
Preside, quali motivazioni di carattere formativi ed educativo alla base della scelta dell’Istituto Comprensivo “Renato Guttuso”?
«Alla base della scelta del collegio dei docenti sono poste valide motivazioni di carattere formativo ed educativo: l’esercizio della pratica musicale può contribuire a prevenire e/o contenere le diverse forme di dispersione scolastica e di disagio giovanile, poiché la musica costituisce un efficace “strumento” di carattere formativo ed educativo capace di prevenire ed arginare fenomeni di abbandono scolastico e di devianza; nel Comune di Carini e nei Comuni limitrofi è presente una forte tradizione musicale per il tramite delle associazioni bande musicali con le quali la scuola ha stipulato protocolli di intesa; l’Istituzione Scolastica vanta una tradizione musicale, ed ha attivato convenzioni, oltre che con le associazioni musicali, con i Licei musicali di “Vito Fazio Allmayer” di Alcamo e “Regina Margherita” di Palermo e con il Conservatorio di musica “Alessandro Scarlatti” di Palermo; il territorio di Villagrazia di Carini era sprovvisto della presenza di una Istituzione Scolastica dotata di un indirizzo musicale, capace di formare i giovani studenti e di prepararli a studi musicali presso il Conservatorio o presso i Licei».
Dirigente, lo studio dello strumento musicale e l’esperienza della musica d’insieme quale impatto hanno
«Il nostro Istituto ha voluto ampliare la propria offerta formativa, puntando, con convinzione, sulle finalità formative dell’istituzione di un indirizzo musicale; consapevoli, come siamo, che lo studio dello strumento musicale e l’esperienza della musica d’insieme: consentano di fornire occasioni di integrazione e crescita per gli alunni in situazione di svantaggio; accrescano il gusto del vivere in gruppo; favoriscano il lavoro cooperativo e il perseguimento di obiettivi comuni; abituino i ragazzi a creare, a verificare e accettare le regole, a rispettare le idee degli altri e ad accoglierle in senso costruttivo, a recepire possibilità di cambiamento dei ruoli e a superare l’individualismo; promuovano la formazione globale dell’individuo offrendo, attraverso un’esperienza musicale resa più completa dallo studio di uno strumento, occasioni di maturazione logica, espressiva e comunicativa; contribuiscano ad integrare il modello curriculare con percorsi disciplinari intesi a sviluppare la dimensione pratico-operativa ed estetico-emotiva; offrano all’alunno, attraverso l’acquisizione di specifiche competenze musicali, ulteriori occasioni di sviluppo e orientamento delle proprie potenzialità, una più avvertita percezione del sé fisico (la postura, il rapporto con lo spazio, i movimenti sullo strumento) e del modo di comportarsi nel sociale».
Preside La Paglia, l’educazione musicale è semplicemente un percorso per imparare a suonare? O è altro? E, inoltre, è possibile pensare a una sinergia tra istituti dello stesso territorio?
«Siamo convinti, infatti, che l’educazione musicale non è solamente imparare a suonare uno strumento musicale, ma è un’esperienza che consente di sviluppare competenze corporee, motorie e percettive, affettive e relazionali espressive, comunicative e creative, come la capacità di esprimersi e di comunicare con i diversi linguaggi non verbali. L’espressione musicale, come disciplina scolastica, valorizza una fondamentale capacità: quella che consente una maggiore comprensione della realtà e dei vissuti personali. L’obiettivo è quello di costituire, nel tempo, l’orchestra di Istituto curando anche la collaborazione con gli altri percorsi ad indirizzo musicale attivi nel territorio, per esempio quello presente presso l’I.C. “Carini Calderone-Torretta”, nell’ottica della creazione di un’orchestra degli Istituti scolastici del Comune di Carini».
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