Perché non specializzare su sostegno idonei del IV ciclo TFA? Lettera
Inviato da Prof. Claudio Cerroni – Gli idonei del IV ciclo TFA servono alla scuola, sono meritevoli… cosa si aspetta ad abilitarli?
Alla fine ha fatto bene il Ministro Bussetti, è riuscito a togliersi dall’impasse, nella scuola dove le regole di ingaggio si modificano al ritmo del ciclo delle fasi lunari, in cui i precari e gli aspiranti docenti si perdono in mille rivoli e categorie – “l’un contro l’altro armato” – e si snodano nella Babele delle sigle di abilitazioni, concorsi e specializzazioni… lasciando sullo sfondo l’ombra attonita del discente, spettatore delle faide dei suoi educatori.
Ha fatto bene il Ministro ad evitare una nuova guerra delle aspettative tradite, ha fatto bene a non attivare il Pas Sotegno, evitando che gli interessi degli specializzandi attraverso corso ordinario, appena selezionati, entrassero in conflitto con gli interessi dei precari di lungo corso, già saliti in cattedra ma mai selezionati in un corso o concorso post-laurea.
Alla fine il Ministro ha fatto bene anche ad attivare i Pas su materia, così da rettificare e sistemare l’anomala situazione di docenti attivi ma non abilitati; speriamo solo che se l’accesso all’abilitazione non è stato selettivo sia almeno formativo il percorso.
Resta un grosso problema caro Ministro, resta il problema dei circa 50.000 posti scoperti sul sostegno didattico, posti che tenderanno ad aumentare il prossimo anno grazie al passaggio di molti docenti dal sostegno alla disciplina curricolare. È quindi necessario intervenire tempestivamente affinché nel medio periodo si possa rispondere adeguatamente a questa enorme richiesta.
Due sono le possibilità:
1. Inserire in sovrannumero gli idonei del IV ciclo TFA al corso di specializzazione al sostegno, che sta partendo in questi giorni nelle varie università italiane, dando la possibilità di recuperare le eventuali poche ore perse nelle università che già hanno iniziato;
2. Inserire un emendamento al “Decreto Crescita” che preveda l’attivazione, entro il 2019, di un corso di specializzazione al sostegno riservato agli idonei del TFA sostegno, dando alle università la possibilità di attivare i corsi anche in collaborazione con le università limitrofe.
Solo in questi due casi potremmo avere per l’a.s. 2020/21 circa 30.000 docenti specializzati sul sostegno pronti per entrare in classe, diversamente le scuole saranno costrette a ricorrere ancora a docenti non specializzati, docenti che poi rivendicherebbero il loro servizio come titolo di accesso verso qualche altra specializzazione straordinaria… dirigiamoci verso l’ordinario, la prego Ministro, acceleri verso l’ordinario, solo così si potrà fare chiarezza nella scuola.
Abilitare gli idonei le consentirebbe di soddisfare le aspettative degli aspiranti docenti meritevoli, quelli che hanno superato tutte le prove selettive del TFA sostegno IV ciclo, ma che si trovano ad avere mezzo o pochi punti in meno rispetto ai colleghi in posizione utile – alcuni sono fuori dalle posizioni utili per mera questione anagrafica, con lo stesso punto dei colleghi si trovano in posizione più bassa magari perché hanno pochi mesi in più di vita. Inoltre, e direi soprattutto, abilitare gli idonei le consentirebbe di dare risposte celeri e concrete a tutte quelle richieste di bisogni educativi speciali… Pensi all’inclusione, quella di qualità, vada verso percorsi sempre più ordinari.