Perché non accorpare anche la AD00 all’area unica delle superiori che si vuole realizzare?
Giuseppe Musiano – Ammesso che, io dico per assurdo, sia giusto accorpare tutte le aree del sostegno nel secondo grado della scuola media, senza far differenze tra chi è abilitato in lettere classiche, in lingue straniere, in scienze motorie o in matematica e fisica, per cui un alunno diversamente abile con difficoltà nelle materie scientifiche potrà essere guidato da un laureato in lettere, allora e a maggiore ragione mi sembra ovvio che le stesse aree siano accorpate anche all’area AD00 della scuola media, meno impegnativa.
Giuseppe Musiano – Ammesso che, io dico per assurdo, sia giusto accorpare tutte le aree del sostegno nel secondo grado della scuola media, senza far differenze tra chi è abilitato in lettere classiche, in lingue straniere, in scienze motorie o in matematica e fisica, per cui un alunno diversamente abile con difficoltà nelle materie scientifiche potrà essere guidato da un laureato in lettere, allora e a maggiore ragione mi sembra ovvio che le stesse aree siano accorpate anche all’area AD00 della scuola media, meno impegnativa.
Infatti, se saltasse nelle “superiori” il riferimento dell’area del sostegno alla classe di concorso in cui viene attribuito il punteggio di servizio, perché non farlo con l’altra parte dello stesso ordine di scuola “più accomodante” (scuola dell’obbligo). Nella scuola media inferiore si guida l’alunno in teoria nel maggior numero di discipline, così come i promotori dell’unificazione delle aree sostengono che avvenga nelle superiori.
Ripeto, se crolla il binomio area-abilitazione, cioè non esisterà collegamento tra le necessità didattiche del diversamente abile e le classi di concorso di abilitazione dei docenti di sostegno, allora dovrà essere presa in considerazione la diversità tra le specializzazioni conseguite.
A questo punto, però, bisogna ricordare che questi insegnanti di sostegno in molti casi hanno seguito corsi biennali universitari post laurea con tesi finale e conseguimento della specializzazione polivalente, valida per entrambi i gradi della scuola media. Infatti, i corsi di specializzazione sono sempre stati 3: per l’infanzia, per le elementari e per la scuola media (I e II grado insieme).
Pertanto, si ritorna all’inizio, l’area delle medie dovrebbe essere unificata alle aree del superiore.
Rimarrebbe il dover spiegare se le suddette logiche sono realmente derivate da evidenze didattiche o piuttosto da interessi opportunistici, il non perdere la possibilità di invadere “terreni più fertili”, visti i tagli ancora in corso. O forse è meglio non sollevare eccessivi polveroni e limitarsi all’unificazione delle aree del superiore, “meglio poco che niente”?
E se neanche il titolo di specializzazione fa la differenza, allora si potrebbe pensare di unificare tutte le aree di tutti gli ordini di scuola. Sarebbe un progetto veramente ambizioso, soprattutto se il sostegno diventasse una classe di concorso e non un elenco. O sbaglio?!