Per Mattarella l’inclusione è decisiva, Pacifico (Anief) sposa le parole del Presidente: vale per i disabili, come per gli alunni alloglotti e chi abbandona. Servono più risorse umane, indennità e stabilità di organici

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“L’inclusione che è un obiettivo di importanza decisiva: molti passi sono stati fatti negli ultimi decenni per i giovani portatori di disabilità, grazie anche allo straordinario lavoro degli insegnanti di sostegno, ma su questo fronte non possiamo fermarci né, tantomeno, tornare indietro”.

Così ieri il Presidente Sergio Mattarella a Forlì in occasione della cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico.

 

Oggi il presidente Anief Marcello Pacifico è voluto tornare sull’argomento: “È il caso di fare un plauso enorme al Capo della Stato, perché inclusione è la parola d’ordine della scuola dell’autonomia nel 2023/2024. Ma per realizzarla servono più risorse umane, stabilità agli organici, interventi su indennità e stipendi degli insegnanti: è quello che Anief chiede da tempo”.

 

Ma l’inclusione – continua il presidente Anief – è anche quella che chiedono i 350 mila alunni con disabilità certificata che meritano la continuità didattica, proprio con la stabilizzazione degli organici e dei posti in deroga. Come è quello che hanno diritto di avere gli 800 mila alunni alloglotti che meritano una scuola con organici potenziati, già a partire dai primi anni dell’infanzia e primaria. Come l’inclusione è ciò che serve per quel 13% de alunni che abbandona la nostra scuola e che merita maggiori attenzioni da docenti motivati, specialmente nelle zone meridionali, ostaggio di un’economia negata e spesso preda – conclude Pacifico – di organizzazioni criminali”.

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