Per gli alunni indisciplinati niente scuola. Lettera
inviata da Mario Bocola – Per gli alunni indisciplinati, che non rispettano le regole scolastiche, i luoghi, gli ambienti e i docenti dovrebbe essere impedito l’obbligo della frequenza delle lezioni, perché la scuola è considerata un ambiente di istruzione, di formazione e di coeducazione.
Se la famiglia non collabora con la scuola, i docenti da soli non possono fare nulla: sono impotenti di prendere qualsiasi decisione che vada al di là della sospensione e della eventuale non ammissione alla classe successiva.
Tuttavia c’è da dire che è vero che il diritto allo studio non deve essere negato a nessuno, ma è altrettanto vero che gli alunni che hanno comportamenti “maleducati”, che rispondono male ai docenti, che li maltrattano nonostante gli stessi insegnanti manifestano quasi sempre atteggiamenti di aiuto, di disponibilità verso di loro, debbano passarla liscia.
La scuola è un luogo dove si rispettano le regole della civile convivenza e gli alunni devono sottostare a queste regole stabilite dai regolamenti d’istituto.
Non si possono mantenere nelle classi alunni che violano ripetutamente il diritto allo studio di chi frequenta la scuola, mantiene sempre un comportamento educato e rispetto degli ambienti scolastici e delle persone.
La famiglia non può delegare tutto alla scuola e far finta di nulla sui comportamenti scorretti dei figli: si deve prendere le sue responsabilità.