“Pensioniamo i docenti a 60/62 anni”, la proposta di Anief: “Così tanti giovani in cattedra con ricadute positive anche sulla didattica”

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“In Italia per la scuola lo Stato spende poco e manda in cattedra docenti troppo avanti negli anni e pagati molto meno della media dei Paesi avanzati: i dati sulla spesa statale e sull’età anagrafica avanzata dei docenti del nostro Paese sono presenti nel rapporto “Education at a Glance 2024″ curato dell’Ocse e pubblicato in queste ore”.

Il rammarico per questa condizione della scuola italiana è alto, sia per il ridotto apporto di soldi pubblici sia per il mancato ricambio generazionale e sia, commenta Orizzonte Scuola, perché “salari competitivi, insieme ad altri fattori come le opportunità di sviluppo professionale e un carico di lavoro sostenibile, possono contribuire a rendere la professione docente più attraente e a garantire la qualità dell’istruzione”.

“L’innalzamento delle risorse pubbliche da riversare nella scuola diventa una necessità sempre più impellente – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ancora di più se pensiamo che i suoi insegnanti sono pagati almeno il 30% in meno dei colleghi d’oltre confine. Per questo Anief continua a chiedere, già con la prossima legge di bilancio, incrementi di 300 euro a lavoratore della scuola anche per rispondere all’aumento esponenziale del costo della vita”.

“Inoltre – continua il sindacalista autonomo – come si può pensare di investire nell’Istruzione nel momento in cui si mandano in cattedra docenti con decenni di servizio alle spalle e sempre più sottoposti alle patologie del burnout? Sarebbe bene introdurre per i dipendenti della scuola lo stesso trattamento dei lavoratori delle forze armate, dando così l’opportunità a docenti e Ata di lasciare il lavoro anticipatamente, senza un euro di decurtazione, attorno ai 60-62 anni anziché gli attuali 67; risolveremmo tanti problemi, a iniziare dall’inserimento nella scuola di tanti giovani con ricadute positive anche sulla didattica”, conclude Pacifico.

Oltre la metà dei docenti in Italia ha più di 50 anni, la scuola soffre di un ricambio generazionale a rilento. Rapporto OCSE

Stipendi docenti, differenze significative nel mondo, ma un dato è comune: gli aumenti non sono proporzionali al costo della vita. Rapporto OCSE

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