Pensioni, verso la conferma di Quota 103 per il 2024. Le ultime notizie

Il panorama previdenziale potrebbe ricevere presto nuove direttive, a seguito delle misure su cui il Governo sta attualmente lavorando in vista della manovra del 2024.
Tra le certezze emerse spiccano il rinnovo di “Quota 103” e alcune modifiche per “Opzione Donna” e “Ape sociale”. Partendo da una base di 4 miliardi di euro destinati alla manovra, il Governo sembra intenzionato a confermare Quota 103 e una versione ridotta di Opzione Donna per il prossimo anno.
Questo potrebbe portare al congelamento di “Quota 41”, una misura fortemente supportata dalla Lega, in attesa di ottenere le risorse necessarie per la sua implementazione.
Per chi non è a conoscenza, l’accesso a Quota 103 nel 2023 richiedeva il raggiungimento di 62 anni di età e almeno 41 anni di contributi. Tale criterio sembra destinato a rimanere invariato per il 2024. Tuttavia, bisognerà attendere ottobre, probabilmente il mese cruciale, per avere una visione chiara delle risorse effettivamente disponibili.
Altro punto saliente della discussione è l’aumento delle pensioni minime. La proposta di Forza Italia suggerisce un incremento che superi i 600 euro, una mossa che potrebbe dare respiro a molti pensionati.
La situazione di “Opzione Donna” risulta invece più complessa. Attualmente, questa misura prevede che con 35 anni di contributi, una donna possa andare in pensione al raggiungimento dei 60 anni (o in alcuni casi, 58 o 59 anni). Tuttavia, recenti dichiarazioni di Giorgia Meloni in Consiglio dei ministri suggeriscono che la misura potrebbe subire dei tagli a causa di una percezione di assegni troppo bassi.
Qualora si procedesse con tagli a Opzione Donna, ciò potrebbe rinforzare il pacchetto “Ape sociale”. Quest’ultimo, infatti, è stato pensato per sostenere i caregiver e le lavoratrici in condizioni specifiche, fornendo loro un maggiore supporto economico.