Pensioni, superare la Legge Fornero: verso intesa su sistema previdenziale flessibile

Verso un accordo tra governo e sindacati per garantire più flessibilità in uscita, con la possibilità di andare in pensione da 62 anni o con 41 anni di contributi a prescindere dall’età.
Addio Quota 100, c’è Quota 102
Finita Quota 100, ovvero la possibilità di uscire in anticipo dal lavoro con almeno 62 anni di età e 38 di contributi, la cui sperimentazione triennale scade a fine anno, nel 2022 ci sarà Quota 102, ossia uscita a 64 anni e 38 di contributi. Questa strada però non piace ai sindacati, secondo cui consentirà l’uscita soltanto di poche migliaia di lavoratori. Secondo le stime della Cgil solo a 8.500 occupati. Nel 2022, invece, secondo la stima contenuta nella relazione tecnica della legge di Bilancio, saranno 16.800 le persone che potranno andare in pensione con Quota 102.
Nella manovra c’è anche la proroga di un anno per l’Ape social, con l’allargamento dell’elenco dei lavori gravosi, che i sindacati chiedono sia resa strutturale e con più categorie, e per Opzione donna, ovvero la possibilità per le lavoratrici dipendenti con almeno 58 anni (59 per le autonome) e 35 anni di contributi di andare in pensione una volta decorso un anno di finestra mobile (18 mesi per le autonome). Questi strumenti si affiancano al pensionamento di vecchiaia a 67 anni e all’uscita anticipata con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, cui si aggiungono tre mesi di finestra mobile.
Riforma della Legge Fornero
Cgil, Cisl e Uil puntano a una riforma della legge Fornero e a verificare l’impegno del governo per un confronto in questa direzione. Tra le proposte c’è anche quella di sostenere con soluzioni adeguate le donne: per loro chiedono di riconoscere un anno di contributi in più per ogni figlio o anche un anno ogni cinque dedicati alla cura di familiari non autosufficienti. C’è infine il tema giovani, di quanti svolgono lavori discontinui, precari e poveri e rischiano di andare in pensione a 70 anni e più con assegni non dignitosi: per loro va costruita una pensione di garanzia.