Pensioni scuola, previsto l’uso esclusivo di Passweb. La Uil Scuola scrive a Valditara: “Altro adempimento ingiustamente scaricato sulle scuole”
Recentemente, il Ministero dell’Istruzione ha introdotto l’obbligo per le scuole di utilizzare l’applicativo Nuova Passweb per la gestione delle istanze di cessazione dal servizio del personale scolastico, come indicato nella circolare applicativa del D.M. n. 188 del 25 settembre 2024.
Gli Ambiti territoriali provinciali del MIM o le Istituzioni scolastiche – si legge nella circolare del 25 settembre – dovranno utilizzare esclusivamente l’applicativo Nuova Passweb, quale strumento di scambio di dati fra l’Istituto e le pubbliche amministrazioni. In particolare, le posizioni assicurative dovranno essere sistemate anche con riferimento ai periodi pre-ruolo ante 1988 con ritenuta in Conto Entrate Tesoro”.
L’attività di sistemazione dei conti assicurativi si dovrà concludere entro il 10 gennaio 2025.
“L’osservanza di tale termine e l’utilizzo esclusivo di Nuova Passweb si rendono necessari al fine di dare attuazione alla previsione normativa di cui all’articolo 1, commi 16 e 17 del decreto-legge 30 dicembre 2023, n. 215, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 febbraio 2024, n. 18, che proroga per le pubbliche amministrazioni i termini di prescrizione dei crediti contributivi al 31 dicembre 2024. In proposito le scuole, anche per il tramite degli Uffici territoriali, potranno fruire del supporto formativo per l’utilizzo di Nuova Passweb da parte delle locali sedi INPS” si legge ancora nella circolare.
“In assenza di qualsivoglia confronto e giocando sulle ambiguità del CCNL 2019/21 (cfr. all. A – specifiche professionali), si tenta di scaricare sulle scuole una modalità di adempimento per il quale il personale scolastico non è mai stato formato, né tanto meno risulta essere destinatario di un riconoscimento né giuridico né economico” critica la Uil Scuola Rua che ha scritto al Ministro Valditara.
“Come Uil Scuola Rua abbiamo contestato l’illegittimità della disposizione, sottolineando come in precedenza la stessa Amministrazione avesse dichiarato che non vi era alcun obbligo di utilizzare piattaforme diverse da SIDI” conclude il segretario generale Giuseppe D’Aprile.