Pensioni, Salvini: “Quota 100 è viva, costa 400 milioni e io lavoro perché resti anche nel 2022”

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“Draghi prima di questa esperienza di governo non l’avevo mai incontrato, ma devo dire che il rapporto è molto positivo. Ci sentiamo e ci messaggiamo spesso. E ci confrontiamo ogni volta che c’è un problema. Mi pare che le cose funzionino”.

Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, che in un’intervista a “La Stampa” fa il punto dei rapporti con il governo e con gli occasionali alleati del Pd e M5s, sottolineando i temi per i quali la Lega raddoppierà il proprio impegno politico nei prossimi mesi.

“Faccio un fioretto: di Letta e Conte – dice – non parlo più e smetto di rispondere agli insulti. Ma con Draghi troviamo spesso soluzioni comuni. Penso al no al Green Pass per i mezzi pubblici, ai tamponi rapidi e gratuiti, al risarcimento per danni eventualmente subiti dai vaccini e anche alle cartelle esattoriali. Persino sull’ora di ginnastica alle elementari fatta da laureati in scienze motorie, una versa svolta. E conto di trovare un alleato in Draghi anche sul nucleare. Siamo l’unico paese del G8 a non averlo”.

Un altro argomento sul quale Salvini spera in una convergenza con il premier è “sulla riforma del reddito di cittadinanza, che costa 8 miliardi e non funziona e su Quota 100”. Quota 100 è morta, ribatte il giornalista della “Stampa”.

“Quota 100 è viva – obietta Salvini –costa 400 milioni e io lavoro perché resti anche nel 2022″. Serve a
fare debito e non porta lavoro nuovo. “Falso. Ne parlavo oggi con Colao. Pensi alla digitalizzazione della pubblica amministrazione: meglio avere un venticinquenne che sa tutto dei computer o un sessantatreenne stanco?”.

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