Pensioni, riscatto della laurea agevolato o ordinario: ecco la situazione attuale. Titoli di studio riscattabili e come pagare

Il riscatto del corso di laurea è un istituto che permette di valorizzare ai fini pensionistici il periodo del proprio corso di studi. Il riscatto di laurea è valido a condizione che l’interessato abbia conseguito il titolo di studio.
La facoltà è esercitabile anche dai soggetti inoccupati che, al momento della domanda, non risultino essere stati mai iscritti ad alcuna forma obbligatoria di previdenza e che non abbiano iniziato l’attività lavorativa in Italia o all’estero.
I periodi che non danno possibilità di riscatto sono gli anni fuori corso o quelli già coperti da contribuzione obbligatoria.
Con quello agevolato il costo si aggira sui 5.200 euro per ogni anno riscattato, per un totale che oscilla tra i 21 e i 26mila euro se si riscattano quattro o cinque anni di studi. Il riscatto ordinario può superare invece i 100mila euro. Vediamo in dettaglio come funziona.
I titoli di studio riscattabili
Si possono riscattare i diplomi universitari i cui corsi non siano stati di durata inferiore a due e superiore a tre anni, i diplomi di laurea i cui corsi non siano stati di durata inferiore a quattro e superiore a sei anni, diplomi di specializzazione conseguiti successivamente alla laurea e al termine di un corso di durata non inferiore a due anni, i dottorati di ricerca i cui corsi sono regolati da specifiche disposizioni di legge, laurea al termine di un corso di durata triennale e laurea specialistica al termine di un corso di durata biennale propedeutico alla laurea.
Per quanto riguarda i diplomi rilasciati dagli istituti di alta formazione artistica e musicale, possono essere riscattati ai fini pensionistici i nuovi corsi attivati a decorrere dall’anno accademico 2005-2006 e che danno luogo al conseguimento dei seguenti titoli di studio: diploma accademico di primo livello, diploma accademico di secondo livello, diploma di specializzazione, diploma accademico di formazione alla ricerca, equiparato al dottorato di ricerca universitario.
Periodi non riscattabili
I periodi che non danno possibilità di riscatto sono quelli di iscrizione fuori corso o già coperti da contribuzione obbligatoria, figurativa o da riscatto. Il riscatto può riguardare l’intero o i singoli periodi. Dal 12 luglio 1997 è possibile riscattare due o più corsi di laurea, anche per i titoli conseguiti anteriormente a questa data.
Come si calcola la spesa
L’onere di riscatto dei periodi del corso di studi universitario è determinato con le norme che disciplinano la liquidazione della pensione con il sistema retributivo o con quello contributivo, tenuto conto della collocazione temporale dei periodi oggetto di riscatto.
Sul sito dell’Inps è disponibile un servizio gratuito che consente di simulare il riscatto di laurea, fornendo informazioni sulle varie tipologie di riscatto di laurea disponibili (agevolato, inoccupato, ordinario) per i vari segmenti di utenza e sui possibili vantaggi fiscali derivanti dal pagamento dell’onere. Presenta, inoltre, una simulazione orientativa del costo del riscatto, della sua rateizzazione, della decorrenza della pensione (con e senza riscatto) e del beneficio pensionistico stimato nel caso si voglia riscattare la laurea.
Il riscatto agevolato è valido anche per i lavoratori che si sono laureati prima del 1996 e hanno optato per il metodo contributivo. Proprio l’Inps ha reso noto che il riscatto di laurea in formula agevolata è accessibile a tutti i lavoratori che abbiano studiato dopo il 1995. In entrambi i casi il periodo di studi, che risulta sempre alla durata legale del corso di laurea (o anche di più corsi conseguiti), avrà un onere a carico del lavoratore pari a un valore forfettario che per il 2021 equivale a 5.265 euro, completamente deducibili.
Il riscatto agevolato è utile per chi vuole incrementare i periodi utili per accedere alla pensione, allo stesso modo avvicina la pensione anticipata ordinaria e, per i lavoratori che ne hanno i requisiti entro il 2021, anche la Quota 100. Tuttavia, poiché si tratta di un riscatto nel metodo di calcolo contributivo, l’incremento sulla pensione è minimo: si calcola poco più di 20 euro lordi al mese in più per ciascun anno che si riscatta.
Come presentare domanda
Il cittadino laureato deve presentare la domanda di riscatto online all’Inps tramite il sito www.inps.it. L’importo dovuto all’Inps può essere pagato in unica solzione o in un massimo di 120 rate mensili, senza interessi.
Come pagare
Il pagamento delle rate per il riscatto di laurea si effettua utilizzando l’avviso di pagamento pagoPA. È possibile effettuare il pagamento rateale anche mediante addebito diretto sul conto. È sufficiente recarsi nell’agenzia bancaria o nell’ufficio postale presso cui si ha il conto e compilare un modello Sdd.
L’Inps invierà poi una lettera di conferma indicante il mese di attivazione del servizio e, in attesa, il contribuente dovrà continuare a effettuare i pagamenti utilizzando con le altre modalità di pagamento indicate, rispettando le scadenze mensili.